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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Cronaca

Pentito Carmine Schiavone nega di essere a conoscenza di un piano per uccidere Saviano

Caserta - Il pentito della camorra casalese, Carmine Schiavone fa marcia indietro e nega di essere a conoscenza di un piano dei Casalesi per uccidere lo scrittore Roberto Saviano. Il dietro front è arrivato nel corso dell'interrogatorio con il...

Il pentito della camorra casalese, Carmine Schiavone fa marcia indietro e nega di essere a conoscenza di un piano dei Casalesi per uccidere lo scrittore Roberto Saviano. Il dietro front è arrivato nel corso dell'interrogatorio con il procuratore aggiunto di Napoli Franco Roberti e dal pm della Dda Antonio Ardituro.
Il cugino del potente capoclan Francesco Schiavone detto 'Sandokan', secondo una informativa stilata da un ufficiale di polizia giudiziaria e poi trasmessa ai pm della Dda, aveva infatti riferito di un presunto progetto dei Casalesi che riguardava l'eliminazione dello scrittore con un attentato in stile Capaci: bomba ad orologeria da far esplodere in autostrada mentre Saviano era in auto in compagnia della sua scorta.
Carmine Schiavone si pentì nel 1992, allontanandosi dalla cosca dei Casalesi che aveva guidato per anni. Da tempo Carmine Schiavone vive in una località segreta ed ha cambiato identità. Dai giudici è stato sempre definito un pentito serio ed attendibile. Propro ieri, il procuratore Giovandomenico Lepore aveva riferito che le dichiarazioni rese da Schiavone erano "da verificare" e aveva anche definito il pentito "attendibile". E così, mentre da due giorni si registrano un susseguirsi di dichiarazioni di solidarietà all'autore del best seller 'Gomorra', dalla Procura di Napoli trapela la notizia secondo cui il pentito ha negato di essere a conoscenza di un presunto attentato nei confronti dello scrittore.

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