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Cronaca Orta di Atella

Consiglio dei ministri scioglie il Consiglio Comunale

Orta di Atella - Nella sedute di ieri del Consiglio dei Ministri tenutosi a Napoli, si è provveduto allo scioglimento del Consiglio comunale di Orta di Atella dove "sono state accertate forme di condizionamento da parte della criminalità...

Nella sedute di ieri del Consiglio dei Ministri tenutosi a Napoli, si è provveduto allo scioglimento del Consiglio comunale di Orta di Atella dove "sono state accertate forme di condizionamento da parte della criminalità organizzata". Il Consiglio era stato già sospeso dal prefetto di Caserta Ezio Monaco lo scorso 2 giugno.
Alla base della decisione ci sarebbe il coinvolgimento del consigliere comunale Antonio Orefice nel blitz dei carabinieri del 26 maggio scorso che ha portato all'arresto di 53 persone e al sequestro di beni per 80 milioni di euro al clan dei casalesi "Iovine".
Antonio Orefice, cancelliere presso la Procura generale di Napoli, consigliere comunale di centro destra ad Orta di Atella, vicepresidente del consiglio comunale, fu arrestato in quella occasione. Fu candidato nel 2005 nella lista civica "Uniti con Cosentino", alle elezioni provinciali con Nicola Cosentino candidato presidente della Provincia di Caserta.
Orefice, seondo i magistrati, viene contattato nell'autunno del 2004 da Raffaele Garofalo (arrestato anche lui nel blitz del 26/5/2008), impiegato Inps in pensione, gestore del patronato Inapa a Frignano, ex consigliere in quel Comune. Con il cancelliere condivide la fede politica (all'epoca dei fatti erano entrambi militanti in Forza Italia) e una buona conoscenza. Il clan è in fibrillazione, uno degli uomini «nel cuore» di Iovine sta per perdere la libertà perché una sentenza di condanna (un residuo pena di qualche paio di anni) è diventata definitiva. C'è da ritardare di qualche mese l'esecuzione, Benito Lanza ha bisogno di sette o otto mesi di tempo per sistemare i suoi affari. Orefice può farlo, insabbiando il fascicolo. Segue un vorticoso giro di telefonate, Garofalo accompagna a Napoli, al centro direzionale, il fratello di Benito (Bruno, pure destinatario dell'ordinanza cautelare), ci scappa una pizza e un accordo. Il fascicolo, come concordato, prende il volo, qualcuno lo sottrae alla vista del giudice dell'esecuzione portandolo a casa propria. La contropartita offerta è l'appoggio elettorale, un pacchetto di voti da impiegare alle provinciali dell'aprile del 2005, quando Antonio si candida nella circoscrizione Orta-Sant'Arpino, ottenendo poi 695 preferenze: un risultato eccellente per il partito, che quadruplica i suoi voti.
Tra i motivi della sospensione ci potrebbe essere anche il fatto che il Comune di Orta di Atella è tra i promotori, insieme al Comune di Gricignano e San Cipriano d'Aversa, della società multiservizi pubblico privata Gmc (rifiuti, pubblici servizi, trasporti e consulenze) che faceva capo ai fratelli Sergio e Michele Orsi, quest'ultimo ucciso dalla camorra domenica scorsa a Casal di Principe.
L'atto di scioglimento del consiglio comunale di Orta di Atella, retto dal Sindaco Salvatore Del Prete (Area Udeur vicino al Consigliere Regionale Brancaccio), può essere ora impugnato attraverso la proccedura del ricorso al Tar.

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