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Giovedì, 18 Aprile 2024
Cronaca

Picchio' titolare impresa perche' aveva denunciato il padre estorsore: arrestato 20enne

Caserta - Alle prime ore di questa mattina gli agenti della Squadra Mobile di Caserta, diretta dal vice questore Rodolfo Ruperti, ha tratto in arresto Fabrizio Rondinone di 20 anni di Caserta, in esecuzione di un ordinanza di custodia cautelare in...

Alle prime ore di questa mattina gli agenti della Squadra Mobile di Caserta, diretta dal vice questore Rodolfo Ruperti, ha tratto in arresto Fabrizio Rondinone di 20 anni di Caserta, in esecuzione di un ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal Gip presso il Ttribunale di Napoli su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia di Napoli.
L'uomo, il 21 febbraio scorso aveva selvaggiamente percosso il titolare della ditta "Virtual World" di Casagiove, reo di aver denunciato il padre, Antonio Rondinone ed il fratello Gianfranco, i quali, unitamente a tale Alberto Russo, pochi giorni prima, erano stati posti in stato di fermo perche' ritenuti responsabili di aver incendiato il deposito della ditta Virtual World causando danni per centinaia di migliaia di euro.
Il titolare non aveva voluto cedere alle richieste estorsive dei suddetti mediante pressanti pretese di "accordi commerciali". Rondinone, considerato organico al clan Belforte, era stato pochi giorni prima scarcerato dopo un lungo periodo di detenzione.
Subito dopo l'arresto dei tre, il giovane Fabrizio aveva cosi' sorpreso il titolare della ditta mentre si trovava in compagnia della fidanzata all'ingresso del centro commerciale Campania di Marcianise.
Immediatamente aveva colpito il malcapitato con calci e pugni al viso e al corpo. Si era fermato solo grazie all'intervento di alcuni passanti richiamati dalla fidanzata della vittima, che peraltro veniva anche lei, per sottrarre il fidanzato alla furia del Rondinone, raggiunta da qualche pugno. Inoltre, mentre lo malmenava gli aveva detto che lo avrebbe ammazzato, che era un infame perche' aveva denunciato il padre, che il suo nome era scritto nel libro nero dei nemici di suo padre e, per concludere, mimando il gesto di tagliargli la testa, se non avesse ritirato la denuncia fatta.
Mentre l'aggressore, soddisfatto si era allontanato indisturbato, la vittima era stata medicata presso l'ospedale civile di Caserta per le percosse ricevute ed accompagnata negli uffici della Squadra Mobile, dove lo stesso vice questore Ruperti si era occupato della vicenda. Rondinone si trova ora in carcere dove nei prossimi giorni sara' interrogato dall'autorita' giudiziaria.

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