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Cronaca Santa Maria Capua Vetere

Nova Srl, arresti per bancarotta fraudolenta. Domiciliari per Massimo Alois

Santa Maria Capua Vetere - Alcune misure cautelari restrittive della liberta' personale sono state disposte dal gip di Santa Maria Capua Vetere nell'ambito di un procedimento penale riguardante plurimi fatti di bancarotta fraudolenta patrimoniale...

Alcune misure cautelari restrittive della liberta' personale sono state disposte dal gip di Santa Maria Capua Vetere nell'ambito di un procedimento penale riguardante plurimi fatti di bancarotta fraudolenta patrimoniale commessi da amministratori e sindaci di una nota societa' a responsabilita' limitata, la Nova Srl, dedita alla fabbricazione e distribuzione di materiale serico, dichiarata fallita dal Tribunale locale su ricorso della Procura.
Misure cautelari per l'industriale Massimo Alois, fratello di Gianfranco attale vicesindaco di Caserta ed ex assessore regionale, Antonio Pennino, Carlo Irace e Massimo Della Gatta: nei loro confronti è scatatto un provvedimento di arresto domiciliare.
Misure interdittive che vanno dal divieto di esercitare cariche pubbliche e amministrative all'obbligo di dimora per un altro gruppo di persone legate al mondo degli affari, delle attività di rendicondazione e bilancio: l'imprenditore serico Massimo Sabelli, Catello Cerci di Maddaloni, Anthony Lettieri, Claudio Casaro, Enrico Colegno, e della commercialista di Sondrio Rosaria Scaccabeo, di Mario Margiulo e di Raffaele Aglione.
Secondo quanto emerso dalle indagini, condotte sotto la direzione della Procura, della Sezione di polizia giudiziaria-Aliquota della Guardia di Finanza e dal nucleo di polizia tributaria di Caserta, "i fatti di bancarotta sono consistiti essenzialmente nella vendita, prima del fallimento e durante lo stato di decozione della societa', a un prezzo di molto inferiore al valore del mercato, di due storici edifici del gruppo Alois, siti a Briano e Sala, in favore di una nota societa' di costruzioni locale, allo scopo di consentire a tale impresa la realizzazione di un grosso insediamento residenziale nella zona di San Leucio di Caserta".
Come riferisce la Procura in una nota, "la differenza fra il prezzo dell'immobile alienato e il valore effettivo dello stesso e' stata stimata in almeno tre milioni di euro che, di riflesso, costituisce una parte del pregiudizio patrimoniale subito dai creditori del fallimento. E' stata altresi' accertata la distrazione di impianti industriali dalla societa' fallita in favore di altra societa', appositamente costituita dagli stessi amministratori di Nova srl, mediante il trasporto e la installazione senza corrispettivo presso la sede della societa' neo costituita (la Ctm srl) di gran parte delle attrezzature necessarie alla produzione serica di Nova srl".
Sono stati inoltre accertati, aggiunge la Procura, "gravi atti di bancarotta preferenziale commessi dagli amministratori di Nova srl in accordo con l'amministratore di altro setificio locale, nonche' con Tecnotex srl, con cui l'amministratore della Nova srl aveva stipulato alcuni accordi transattivi, riducendo notevolmente le attivita' della societa' e facendola rapidamente avviare alla decozione, sfociata nella dichiarazione di fallimento".
L'intera operazione, secondo la Procura, "e' stata ammantata di regolarita' formale mediante una sottile strategia aziendale (ispirata da un commercialista napoletano, destinatario di misura coercitiva personale) consistita nella fittizia collocazione della sede sociale in Sondrio, dove e' ubicato uno studio commercialistico aziendale della societa' nella prospettiva, sopra indicata, della sua vendita a prezzo notevolmente ridotto rispetto al valore reale".
Tutte le operazioni di bancarotta, conclude la Procura, "sono state realizzate grazie anche alla complicita' del collegio sindacale, i cui componenti sono tutti destinatari di misure cautelari personali non custodiali. Per alcuni degli indagati, ultrasettantenni, si e' ritenuto di non richiedere alcuna misura cautelare.
Va sottolineato che, su conforme richiesta della Procura, e' stato disposto il sequestro preventivo degli immobili di proprieta' della societa' dichiarata fallita, di notevole valore storico e commerciale, siti in localita' Sala e Briano di Caserta, in un'area di notevole pregio urbanistico".

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