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Cronaca

Spi Cgil: 'che brutta gente e' cammurrist!'

Napoli - Le pensionate e i pensionati dello Spi Cgil di Napoli e provincia, si indignano ancora per le minacce di camorristi rivolti nei confronti della giornalista Rosaria Capacchione che insieme all'ex Pm Raffaele Cantone e lo scrittore Roberto...

Le pensionate e i pensionati dello Spi Cgil di Napoli e provincia, si indignano ancora per le minacce di camorristi rivolti nei confronti della giornalista Rosaria Capacchione che insieme all'ex Pm Raffaele Cantone e lo scrittore Roberto Saviano, durante l'udienza al processo 'Spartacus'.
Si schierano come sempre a fianco di tutti coloro che lavorano e rischiano per la legalità e la giustizia in questa complicata terra, perché sanno che l'assuefazione al malaffare rischia di diventare ambiente che soffoca e mortifica le persone civili e oneste che invece non vogliono soccombere a tale prepotenza e si impegnano attraverso i loro gesti e scelte quotidiane affinché la cultura della legalità, delle regole, l'amore per la propria terra offesa da questi delinquenti non sia vincente.
La camorra come tutte le organizzazioni delinquenziali vive e si espande perchè pratica paura e terrore e spesso produce assuefazione e indifferenza anche tra coloro che non vogliono soccombere sotto il tacco di questi delinquenti e della loro cultura intrisa di sangue e morte.
Esprimono i pensionati dello Spi tutta la loro solidarietà a queste persone 'colpevoli' di volere essere persone libere e di volere fare il loro dovere nel proprio lavoro e nella vita quotidiana. Ritengono che il binomio legalità e sviluppo che fa parte della cultura del sindacato confederale Cgil Cisl Uil, debba trovare nell'azione della Politica di progresso ulteriore continuità come si è realizzata in particolare in questi ultimi venti mesi.
E' giusto ricordare gli esecutivi unitari di Cgil Cisl Uil che si tennero a Napoli il 30 novembre del 2006, che testimoniarono, prima dello sciopero contro l'illegalità e per lo sviluppo del 15 dicembre, la determinazione dell'intero mondo del lavoro e degli anziani e pensionati a contrastare ogni forma di illegalità, che costituiscono un peso non più sopportabile per lo sviluppo di queste regioni.
I pensionati e gli anziani di Napoli e provincia anche perché tra i più esposti ai rischi di violenza, ai soprusi portano ancora una volta il loro punto di vista: va incrementata l'azione congiunta di repressione e intelligence verso la criminalità organizzata, a proseguire dall'azione verso i patrimoni criminali e il loro riutilizzo a fini sociali dei beni requisiti, va sostenuto e incrementato l'azione di educazione alla legalità, vanno moltiplicate le forme di controllo sul lavoro violato e sulla sicurezza, va incrementata la lotta nei confronti dello sfruttamento femminile allo schiavismo della prostituzione, come al contrabbando di merci prodotte all'interno e all'esterno dei territori regionali, va combattuta l'azione criminale dello smaltimento illegale dei rifiuti e dell'inquinamento, vanno ripristinate le ordinarie regole di convivenza sociale e civile nelle città, vanno portate all'eccellenza le funzioni sociali dei servizi sanitari, ma dell'intera cosa pubblica e dei suoi servizi alla collettività, vanno sconfitti gli abusi che molti anziani subiscono in istituti di accoglienza, vanno ripristinate le regole civiche nelle città oggi offese da parte di tutti coloro che invadono il suolo pubblico, evadono gli obblighi fiscali e tariffari e trasformano il territorio pubblico in incredibili parcheggi che penalizzano i cittadini e in particolare le persone fragili e disabili, ostacolati nel potere 'camminare' con la loro carrozzella.
Le pensionate e i pensionati, augurano che il 21 marzo diventi la data per una nuova primavera di legalità e progresso, e veda i cittadini della Campania impegnati con sempre maggiore energia a gridare : "che brutta gente è cammurrist !"

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