rotate-mobile
Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca Piana di Monte Verna

Sabato le esequie 85enne investito dall'alifana

Piana di Monte Verna - Saranno officiate nel primo pomeriggio di sabato nella chiesa parrocchiale dello Spirito Santo le esequie di Cesare Maratarazzo, l'ottantacinquenne investito in pieno l'altra mattina da un treno della Metro Campania Nord...

Saranno officiate nel primo pomeriggio di sabato nella chiesa parrocchiale dello Spirito Santo le esequie di Cesare Maratarazzo, l'ottantacinquenne investito in pieno l'altra mattina da un treno della Metro Campania Nord Ovest, meglio nota come Ferrovia "Alifana", mentre procedeva a piedi lungo la strada ferrata, sperando di raggiungere la stazione di Santa Maria Capua Vetere dalla vicina fermata dell'Anfiteatro, dove il vecchio si era ritrovato per una fatale circostanza. Nella tarda mattinata, infatti, in seguito ad esame esterno, l'autorità giudiziaria ha disposto la restituzione ai familiari della salma, giunta intorno alle ore 14 nella chiesa di piazza XXI Maggio, quella stessa in cui spesso si poteva incontrare l'anziano, sempre pronto a raccontare a tutti le sue vicissitudini, in particolare nel periodo bellico, durante il quale non aveva mai rinnegato la sua profonda -e sempre più convinta- fede fascista. Si chiude con la benedizione della salma ad opera di monsignor Giulio Farina, quindi, la parentesi terrena di un uomo che ha fatto discutere, assurgendo agli onori delle cronache, in particolare per la pretesa di far cambiare dall'amministrazione comunale il nome della strada in cui abita, che dai documenti tuttora risulta essere via Cornieri, mentre la tabella toponima indicava via Berio, ritenuta dal vecchio una storpiatura di Berti, cognome di un noto gerarca fascista. Il Comune ovviamente non diede
ascolto alle sue richieste, ma il vecchio non si scompose, decidendo di sovrapporre alla tabella toponima un foglio con su scritto "Via del Bordello". Grazie alla disponibilità dei preposti, quindi, sono stati evitati ulteriori disagi (peraltro già paventati, in quanto si è rischiato che le esequie slittassero a lunedì) ai congiunti ed in particolare ai figli Carmine, da poco stabilitosi a Maddaloni dopo diversi anni trascorsi in Svizzera per lavoro, e Ferdinando, residente accanto al padre ma incredibilmente informato solo dopo alcune ore della disgrazia, quando la salma era stata già trasportata al laboratorio provinciale di medicina legale per gli accertamenti di rito. Ancora più incredibile -e, probabilmente, meritevole della massima attenzione, anche degli inquirenti- il motivo che ha determinato la morte dell'uomo, diretto a Caserta ma ritrovatosi nuovamente all'Anfiteatro dopo aver raggiunto la stazione di Santa Maria Capua Vetere in quanto, a sua insaputa, il treno era tornato indietro. Certamente nel rispetto di un orario ampiamente programmato ma, almeno per le persone anziane, andrebbero assunte particolari precauzioni, oltre la rituale visita a bordo del treno prima della sua partenza ed una chiara informazione, anche con microfoni, all'atto della partenza, ma, purtroppo, è risaputo che per economia molte stazioni sono quasi perennemente disabilitate. Fermo restando che si è rivelato fatale per il vecchio l'errore di sperare di tornare alla stazione di Santa Maria Capua Vetere seguendo la strada ferrata, ignaro che, in quella particolare fascia oraria, per il solo periodo scolastico due treni si succedono e due altri se ne incrociano nel giro di mezz'ora. Mezz'ora rivetatasi quindi fatale per il "camerata" Cesare Matarazzo.

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Sabato le esequie 85enne investito dall'alifana

CasertaNews è in caricamento