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Retata anticamorra 'Tauriana': arrestate 24 persone

Salerno - Retata anticamorra a Salerno: 24 persone sono state arrestate su ordine dei pm della Direzione distrettuale antimafia che hanno avanzato richiesta dei provvedimenti restrittivi al giudice delle indagini preliminari presso il Tribunale...

Retata anticamorra a Salerno: 24 persone sono state arrestate su ordine dei pm della Direzione distrettuale antimafia che hanno avanzato richiesta dei provvedimenti restrittivi al giudice delle indagini preliminari presso il Tribunale di Salerno.
Le accuse vanno dall'omicidio al tentato omicidio, all'associazione per delinquere finalizzata al traffico di droga, alla detenzione illegale di armi, allosfruttamento e favoreggiamento della prostituzione, all'estorsione aggravata dal metodo mafioso. Oltre ai 24 arresti sono state eseguite dagli investigatori 26 perquisizioni. I provvedimenti scaturiscono da un'attivita' investigativa avviata nel dicembre del 2005 a seguito della scarcerazione di Tommaso Fezza, presunto capo dell'omonimo clan attivo a Pagani (Salerno). Il ritorno in liberta' dello storico boss paganese e' coinciso anche con una fase di riassetto degli equilibri criminali della zona successivo ad uno scontro tra i due gruppi in cui si era spaccato il clan ma anche ad alcune operazioni di polizia giudiziaria che avevano portato in carcere alcuni degli elementi piu' pericolosi.
Gli arresti sono stati eseguiti a Salerno, Pagani, in altre localita' dell'agro nocerino sarnese, Napoli, Benevento, Caserta e Cassino, nel frosinate. L'indagine avrebbe accertato la riorganizzazione del clan messa in atto da Tommaso Fezza. Sarebbe emerso che il capoclan avesse ripartito la gestione delle attivita' delinquenziali tra gli affiliati, riservando per se stesso la commissione di estorsioni ai danni di imprenditori e lo sfruttamento della prostituzione di giovani extracomunitarie all'interno di due locali notturni controllati dalla cosca.
Gli inquirenti avrebbero accertato che uno dei due locali sarebbe stato acquisito "con modalita' estortive, come scrivono in una nota i pm, attraverso violenze e minacce nei confronti del proprietario. Violenze e minacce che si sarebbero concretizzate con ripetute 'incursioni' degli indagati all'interno del night club che avrebbero poi provocato la cessione del locale a favore di un prestanome di Fezza, ad un prezzo inferiore a quello di mercato. Le donne sfruttate all'interno del locale erano provenienti dai Paesi dell'Est europeo, ed erano costrette a versare all'organizzazione parte dei guadagni provenienti dalle rapporti sessuali avuti all'interno dei due night. Tommaso Fezza e' accusato poi di avere affidato lo spaccio della cocaina e dell'hashish a Pagani e in alcuni comuni della costa cilentana, ai suoi nipoti, i fratelli Luigi e Francesco Fezza. Il controllo dello spaccio della droga avrebbe poi provocato dei dissidi con un altro clan, guidato da Fabrizio Ceruso, anch'egli indagato nell'operazione Taurania.
La contrapposizione tra le due cosche avrebbe provocato a marzo dello scorso anno i ferimenti di Francesco Vanacore e nel successivo mese di aprile dello stesso Fabrizio Ceruso e pochi giorni dopo l'omicidio di Antonio Venditti. L'attivita' investigativa avrebbe consentito di individuare in Luigi Fezza uno dei responsabili dell'omicidio Venditti.
In una nota della Procura viene spiegato che "l'indagine ha offerto un significativo spaccato degli equilibri criminali della camorra nell'agro nocerino sarnese e delle affievolite capacita' operative dei clan locali, determinate -prosegue la nota- dalla prolungata detenzione degli esponenti piu' aurtorevoli". Il ritorno in liberta' di Tommaso Fezza avrebbe provocato anche un riavvicinamento con i clan Fabbrocino ed Aquino-Annunziata.

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