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Cronaca Santa Maria La Fossa

Scontri a Ferrandelle: ferito un ragazzo. De Franciscis attacca la destra che fomenta.

Santa Maria La Fossa - Momenti di forte tensione e scontri tra manifestanti e forze dell'ordine si sono verificati davanti al sito per la raccolta dei rifiuti di Ferrandelle a Santa Maria la Fossa. Si sono verificate cariche della polizia e...

Momenti di forte tensione e scontri tra manifestanti e forze dell'ordine si sono verificati davanti al sito per la raccolta dei rifiuti di Ferrandelle a Santa Maria la Fossa. Si sono verificate cariche della polizia e sassaiole quando un gruppo di persone, tra cui numerose donne, hanno occupato il sito, raggiungendolo dalle campagne. Ci sarebbero diversi contusi, tra cui una bambina. In ospedale anche un poliziotto colpito al volto da una pietra.
Durante le fasi piu' concitate degli scontri un gruppo di manifestanti ha circondato alcune auto della polizia colpendole a calci e pugni. Secondo quanto reso noto dai manifestanti, negli scontri con le forze dell'ordine sarebbero rimasti feriti in modo non grave un ragazzino di 14 anni e un agente di polizia. Nel pomeriggio la tregua con un vertice tra i sindaci di Santa Maria La Fossa, Bartolomeo Abate, e di Grazzanise, Enrico Parente, il prefetto Ezio Monaco e il questore Carmelo Casabona di Caserta nel quale e' emersa l'ipotesi di un parziale utilizzo del sito di Ferrandelle, in cui accogliere solo 120mila tonnellate di spazzatura a fronte delle 350mila preventivate. ''Apprezziamo la disponibilita' del prefetto e del questore - ha detto il sindaco di Grazzanise, Enrico Parente - che hanno ascoltato le nostre proposte''. Ovviamente l'ipotesi, hanno tenuto a precisare i due sindaci, dovra' essere valutata dal commissario di governo per l'emergenza rifiuti in Campania Gianni De Gennaro. Intanto resta il presidio.

“Chi fomenta le rivolte di queste ore a Santa Maria la Fossa e nel resto della Campania, aizzando gli animi contro il tentativo di restituire un minimo di normalità e di condizioni civili a questa terra, si sta macchiando di una grave irresponsabilità. Di una colpa, se possibile, grave almeno quanto quella di quanti hanno determinato quest’assurda emergenza. La storia li condannerà. E li condannano tutti i casertani perbene, che ogni giorno si rimboccano le maniche per fornire un contributo per uscire dall’emergenza e che hanno compreso che dietro tutto questo si nasconde il tentativo di pochi di condannare definitivamente questa terra ad essere ultima delle ultime”.
Lo dice il presidente della Provincia di Caserta, Sandro De Franciscis, in riferimento alle proteste contro l’applicazione del piano del commissario per l’emergenza rifiuti Gianni De Gennaro e rispondendo alle accuse di immobilismo rivolte dal centrodestra alla Provincia.

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