San Carlo: artisti e critici appoggiano Molaro

Fa rumore a Napoli e non solo la polemica sorta nei giorni scorsi in merito alla decisione presa dalla Fondazione Teatro San Carlo di Napoli di annullare la sfilata di abiti da sposa di Gianni Molaro inizialmente prevista per il 21 gennaio.
Amanda Lear, ad esempio, dalla sua casa di Parigi ha contattato l’amico stilista per esprimergli la sua solidarietà: “Trovo – ha dichiarato la soubrette – che sia una vicenda un po' ipocrita. Gli artisti in democrazia hanno diritto di esprimere la loro creatività e la loro arte. Gianni è uno che cerca di smuovere un po' le cose ed è un'artista provocatorio che ha il coraggio di sottoporsi a questo tipo di attacchi. Gala, la moglie di Dalì, gli disse che un giorno o l'altro lo avrebbero arrestato! Napoli è una città piena di arte e artisti ed è un peccato che non riesca a cogliere in maniera positiva ciò che fa scalpore. Smuovere l'Italia significa anche dare spazio all'arte nelle sue diverse espressioni”. In favore di Molaro si è espresso poi anche un napoletano doc come l’attore Maurizio Aiello, che a sua volta ha dichiarato: “Stiamo parlando di uno stilista molto in gamba e molto creativo e da napoletano mi sono dispiaciuto per quanto è accaduto, soprattutto perché mi è sembrata una reazione esagerata. Ho avuto modo di vedere l'immagine del manifesto sui giornali e sinceramente non li trovo fuori luogo, né tanto meno blasfemi”.
Non poteva poi mancare il commento del critico d’arte Vittorio Sgarbi, che ha detto: “Non mi sembra che le censure abbiano significato in assenza di un evidente provocazione. A me sinceramente l’immagine fa piuttosto pensare ad un collegamento interno con l’immagine di Sant’Andrea, che è morto da martire sulla croce e che ha ispirato tanti artisti noti. Direi anzi che è quasi un omaggio, e del resto mi sembra bizzarro il punto di vista del commissario: il teatro non è chiamato in causa se affitta uno spazio”.