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Cronaca Lusciano

Racket delle pompe funebri: 5 fermi a Lusciano

Lusciano - Avrebbero interrotto un funerale e, armi alla mano, avrebbero intimato a un'agenzia di pompe funebri concorrente di interrompere le esequie e di non mettere piu' piede nel territorio da loro controllato. La vicenda e' avvenuta a...

Avrebbero interrotto un funerale e, armi alla mano, avrebbero intimato a un'agenzia di pompe funebri concorrente di interrompere le esequie e di non mettere piu' piede nel territorio da loro controllato. La vicenda e' avvenuta a Lusciano dove ieri mattina i Carabinieri, nel corso di un'operazione contro i clan della camorra che operano nel casertano e il racket delle estorsioni nell'ambito dei servizi di onoranze funebri, hanno fermato per estorsione in concorso cinque persone, tutte facenti parte dell'impresa ''Conte'', ditta di onoranze funebri che opera a Lusciano.
In manette sono finiti il titolare, Francesco Conte, 44 anni, il socio, Paolo Conte, 47 anni, imparentato con Lorenzo Ventre, ritenuto dagli investigatori capozona di Lusciano per il clan dei Casalesi (gruppo Bidognetti), e tre operai, Aniello Ventre, 40 anni, Arturo Siro, 46 anni, Giuseppe Iodice, 40 anni.
Secondo i Carabinieri, i cinque, insieme ad altre persone ancora in corso di identificazione, tra le quali due armate di pistola, ieri alle 15.00 avrebbero interrotto un funerale in corso a Lusciano, intimando, sotto la minaccia delle armi, al personale dell'agenzia di pompe funebri concorrente, che ha sede in altro comune della provincia, di abbandonare l'esecuzione delle esequie, di lasciare il feretro e di non recarsi piu' nel territorio di Lusciano perche' da loro controllato.

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