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Cronaca

Dibattito su 'Democrazia partecipativa e local governance'

Napoli - Si intitola “Democrazia partecipativa e local governance: quali prospettive?” l’incontro-dibattito che si terrà venerdì 12 ottobre alle ore 18:00 a Napoli nel salone dei convegno del Circolo Ufficiali Marina Militare Italiana (via Cesario...

Si intitola “Democrazia partecipativa e local governance: quali prospettive?” l’incontro-dibattito che si terrà venerdì 12 ottobre alle ore 18:00 a Napoli nel salone dei convegno del Circolo Ufficiali Marina Militare Italiana (via Cesario Console, 3 bis).
L’evento prende spunto dalla pubblicazione del libro “Pratiche inclusive e beni relazionali. Tra opportunismo e partecipazione” di Maria Teresa Bartoli (ed. Bruno Mondadori, pp. 160 Euro 16,00).
Dopo i saluti del presidente del Circolo Ufficiali della Marina Militare Italiana di Napoli, C.V. Bruno Puzone Bifulco, e del presidente del Centro Studi di Arte e Cultura di Napoli “Sebetia-Ter”, prof. Ezio Ghidini Citro, promotori dell’iniziativa, intervengono all’incontro – moderato dall’ing. Michele Petrucci (componente del Cda dell’ASAP Lazio e dell’Istituto Montecelio) - l’avv. Francesco Caia (segretario Ordine Avvocati di Napoli), il dott. Enrico Cardillo (assessore alle Risorse Strategiche del Comune di Napoli), il dott. Giovanni De Falco (direttore scientifico IRES-Campania), il prof. arch. Benedetto Gravagnuolo (preside Facoltà Architettura Università Federico II), la dott.ssa Elvira Grimaldi (responsabile sezione Arte & Cultura API Napoli), il dott. Lello La Pietra (giornalista e caporedattore Canale 21), l’avv. Alessandro Senatore. Sarà presente l’Autrice.
Riflettendo sulla realtà dei sistemi istituzionali ed agli sviluppi possibili, il tema della democrazia partecipativa riveste un ruolo cruciale. La democrazia partecipativa va intesa come un insieme di orientamenti, aspettative ed esperienze reali che tendono ad introdurre significative innovazioni negli assetti istituzionali e nella governance locale. Se con democrazia partecipativa si vuole indicare “un relazionamento della società con le istituzioni che comporta un intervento di espressioni dirette della prima nei processi di azione delle seconde”, è evidente come i processi di democrazia partecipativa implichino la creazione di empowerment a favore dei cittadini. In tal senso, Luigi Bobbio sottolinea come tale termine non vada interpretato nel senso giuridico di attribuire potere, bensì quale capacitazione, ossia nel senso di alimentare le capacità dei cittadini di elaborazione, invenzione e possibilità di influenza. La complessità insita nei processi di democrazia partecipativa, impone un’attenta ricognizione delle pratiche attivate nei singoli contesti locali, allo scopo di fare emergere i dilemmi ed i vincoli posti dalla varietà degli strumenti adottati e dalle conseguenze reali emerse. In tale cornice concettuale, si colloca il volume dal titolo “Pratiche inclusive e beni relazionali. Tra opportunismo e partecipazione”, che propone una riflessione sulle dinamiche della democrazia partecipativa, attraverso i risultati emersi da una ricerca empirica.
Maria Teresa Bartoli, sociologa e dottore di ricerca in Sistemi sociali, organizzazione e analisi delle politiche pubbliche, svolge da libero professionista attività di ricerca e consulenza sul governo locale, sull’innovazione organizzativa e sul mercato del lavoro presso realtà pubbliche e private (università, enti di ricerca e fondazioni). Ha lavorato come redattrice per il trimestrale scientifico “Next. Strumenti per l’innovazione” e ha pubblicato articoli e recensioni critiche in diverse riviste. Attualmente, si occupa delle interconnessioni tra politiche urbane, pratiche partecipative e attori della società civile nei contesti metropolitani.

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