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Cronaca San Nicola la Strada

Prostituzione, insorgono residenti vicolo S. Ruffino

San Nicola la Strada - Dopo il grido d’allarme lanciato nei confronti del sindaco Angelo Antonio Pascariello, dei Carabinieri e della Polizia di Stato, da parte dei residenti del Parco SCCAC, Pittore, piazza Matilde Serao e degli abitanti del...

Dopo il grido d’allarme lanciato nei confronti del sindaco Angelo Antonio Pascariello, dei Carabinieri e della Polizia di Stato, da parte dei residenti del Parco SCCAC, Pittore, piazza Matilde Serao e degli abitanti del Parco Speranzas che hanno le abitazioni che affacciano sul viale Carlo III^, si aggiungono anche quelle degli abitanti del vicolo San Ruffiano, che affacciano sull’area dell’autogrill Pavesi, sempre sul viale Carlo III^. Con una missiva giunta presso la sede dell’amministrazione comunale di San Nicola La Strada, il signor Antonio Golino, in rappresentanza degli abitanti del vicolo San Ruffino, denuncia lo stato di completo degrado in cui vivono i residenti. Sembra che a nulla sia servita l’ordinanza sindacale nr. 50 del 4 settembre scorso, quella, per intenderci, che è stata definita l’ordinanza antiprostituzione e che fa divieto agli automobilisti di fermarsi sul ciglio della strada per parlare e contrattare con le meretrici del prezzo di una prestazione sessuale e che fa altrettanto divieto a queste ultime di vestire (o sarebbe meglio dire essere svestite) con abiti succinti che mettono in bella mostra tutta la loro “mercanzia”. Della suddetta ordinanza non possono usufruirne i vigili urbani che smontano alle 20.00, tranne, sino al prossimo 30 settembre, che durante i week end quando smontano alle ore 24.00, ma, sembra, che durante il loro servizio le meretrici evitino di farsi vedere per strada o, più comprensibilmente, i vigili hanno altro a cui pensare. Il signor Golino chiede una maggiore attenzione nella predetta area, che, ricordiamo è proprietà della Benetton S.p.A., giungendo sino a proporre al sindaco di contattare i Benetton per farsi affidare in comodato d’uso gratuito l’area e farne un area a verde. Un po’, in buona sostanza, quello che hanno sempre proposto i residenti del dirimpettaio parco SCCAC, i quali sin dalla prima consiliatura di Pascariello hanno offerto l’area di loro pertinenza in regalo al comune, a patto che il sindaco si impegnasse a ristrutturare l’area. Ma Pascariello da quest’orecchio non ci ha mai sentito, perché troppo impegnato a pensare a campi di ping pong, di basket, alla piscina, all’area mercatale, alla cittadella della salute, all’arena borbonica, all’accademia musicale. Tutte aree molto più centrali di quelle che insistono sul viale Carlo III^, nonostante che anche da queste parti lo stesso assessore alla Sanità Saverio Martire, alleato del sindaco, abbia preso centinai di voti, gentilmente offerti dal parco Speranzas, salvo, poi, dimenticarsi completamente di loro lasciandoli nel degrado. Tanto è vero che alcune pazienti del dottore Martire – che è medico di base – stanno pensando di lasciarlo per andare con un altro medico. Purtroppo, i politici di San Nicola pensano ancora che i sannicolesi abbiano ancora “l’anello al naso”, stupidi indigeni che debbono dire grazie “all’uomo bianco” perché ha portato loro la luce e l’acqua. I tempi sono cambiati, i cittadini non sono più “asini”, prendono sempre più coscienza di ciò che li circonda e incominciano a partecipare, vedi la numerosa partecipazione alle marce contro Lo Uttaro, le contestazioni al sindaco ed ai consiglieri comunali sia alla Marcia della Pace che nel corso dell’ultimo consiglio comunale. Forse sarebbe ora di dare ascolto alle voci che provengono dalla base, dai cittadini.

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