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Cronaca

Via Marchesiello caotica ed ingovernabile

Caserta - Via Marchesiello in realtà è la vecchia via comunale per Tuoro, una strada storica di Caserta e potrebbe essere definita un arteria “ancestrale” che collegava in maniera esclusiva Caserta ad alcune delle frazioni più importanti della...

Via Marchesiello in realtà è la vecchia via comunale per Tuoro, una strada storica di Caserta e potrebbe essere definita un arteria “ancestrale” che collegava in maniera esclusiva Caserta ad alcune delle frazioni più importanti della città. Oggi, purtroppo, la centralità di questa zona è, per certi versi, aumentata per gli insediamenti che si sono sviluppati ai margini della strada e nei dintorni di essa, vedi il parco Cerasola. Per Pasquale Costagliola, presidente dell’Associazione “Terra Nostra”, è “una realtà urbana però caotica e sempre più ingovernabile sotto molti punti di vista. La carreggiata di via Marchesiello, per esempio, si sta restringendo con marciapiedi sproporzionati mentre la sosta selvaggia aumenta giorno per giorno e crea veri tappi alla mobilità. Lo stesso passaggio dei bus di linea” – aggiunge Costagliola – “è continuamente ostacolato all’altezza del parco Habitat, con scene degne del terzo mondo e che vedono assembramenti e tumulti momentanei. Lo spostamento delle auto “ostacolo” viene fatto da parte dei passeggeri che le spingono in un ambiente sudamericano”. Non basta lo stallo del traffico in questa area dove risiede anche il sindaco Petteruti, c’è una vera crisi igienico ambientale nel passaggio Alfano, piccolo vicolo che collega via Marchesiello con via Borsellino. Questo attraversamento circondato da campi, resti di un patrimonio agricolo ben più vasto del passato, è colonizzato da feroci tribù di ratti”. In questo tragico paesaggio, il signor Giuseppe Iannuzzi da anni combatte per la normalità di questo viottolo che costeggia il parco dove abita. “La terra incolta” – ha affermato – “che fa ala al passaggio Alfano è piena di buche che sono l’ingresso di tane di roditori che hanno trovato il vitto nei 15 (dicasi quindici) contenitori dell’immondizia di via Borsellino dove viene scaricato di tutto. In quel tutto ci sono rifiuti organici dei negozi alimentari, appetibili non solo dai ratti ma anche dai nuovi poveri che frugano nei rifiuti. L’attraversamento del vicolo è oramai un’avventura pericolosa del tipo “Indiana Jones” perché i topi hanno sancito la loro egemonia territoriale e non cedono il passo agli umani”. Ma via Marchesiello è anche la strada senza vie trasversali per arrivare su via Borsellino, un handicap che obbliga, complice il senso unico a defatiganti tour de force. Da anni i cittadini e non solo chiedono una normale via di accesso su via Borsellino, preclusa dagli abusi edilizi che hanno occupato gli spazi pubblici. “Finalmente” – sottolinea ancora Pasquale Costagliola – “si era riusciti a tracciare una confluenza viaria all’altezza del cinema Duel, con una strada che è stata peraltro terminata, quando qualcuno ha eretto un cancello nel bel mezzo della carreggiata. Una via pubblica interrotta da una ostruzione fatta da privati senza alcuna reazione da parte dell’amministrazione comunale”. Costagliola che vive nel parco Cerasola su questa “interruzione” della strada afferma che “è un fatto strano che ci si appropri del suolo pubblico e si impedisca l’apertura di una strada. Sembra di essere nel Messico dei capataz”. Sosta selvaggia, traffico caotico, occupazione abusiva di spazi pubblici, rifiuti, topi ma anche furti e scippi, questo è l’atmosfera di un quartiere popolosissimo che necessita certo una politica diversa.

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