Hanno avuto origine da una segnalazione del Wwf Italia, che, alla fine dell'anno 2005, denunciava l'abusiva realizzazione di due grosse strutture abusive nelle immediate vicinanze del lago Matese, in area protetta ricompresa nel Parco Regionale del Matese e classificata sito di importanza comunitaria, l'indagine coordinata dalla procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere che ha portato oggi all'esecuzione, da parte degli uomini del Corpo forestale di Caserta, all'esecuzione di 20 ordinanze di custodia per reati associativi, truffa e abusi edilizi.
Da un'articolata e complessa attivita' investigativa, supportata anche da intercettazioni telefoniche, si e' arrivati a indagare 52 persone, personaggi che ricoprivano cariche o funzioni pubbliche e che, per assicurare a se', a congiunti o amici, illeciti finanziamenti avrebbero posto in essere per lungo tempo una serie di illeciti nello svolgimento delle loro funzioni istituzionali, in modo da poter attingere alle provvidenze previste dalle misure ''Por Campania'' 2000-2006 e dalla legge 488/92.
Reati associativi, truffa e abusi edilizi in un'area protetta, il parco regionale del Matese: con queste accuse gli uomini del Corpo forestale dello Stato di Caserta, coordinati dal comandante provinciale, Nicola Costantino, hanno eseguito 20 ordinanze di custodia cautelare, 10 in carcere e 10 ai domiciliari emesse dalla procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere.
Sull'indagine, che vede indagate 53 persone, si è tenuta ieri alle 12, proprio nella procura di Santa Maria Capua Vetere, una conferenza stampa alla quale hanno partecipato i rappresentanti del Corpo forestale e il procuratore Mariano Maffei.