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Cronaca

'Il cineforum del dottor Freud' al Pan

Napoli - Cinema e psicoanalisi, due gemelli immaginari, nati nello stesso anno: il 1895. Il 25 dicembre di quellanno, infatti, i fratelli Lumière proiettarono le prime pellicole a Parigi ed a Vienna, Sigmund Freud, il Padre della psicoanalisi...

Cinema e psicoanalisi, due gemelli immaginari, nati nello stesso anno: il 1895. Il 25 dicembre di quellanno, infatti, i fratelli Lumière proiettarono le prime pellicole a Parigi ed a Vienna, Sigmund Freud, il Padre della psicoanalisi, scrive gli Studi sullisteria che è la premessa alla psicoanalisi.
Nonostante la nota idiosincrasia di Freud per il cinema, fu grazie ad Hollywood ed alla fabbrica dei sogni" che il suo pensiero fu diffusamente divulgato. Dopo lavvento del nazismo diversi psicoanalisti di origine ebrea dovettero abbandonare la Germania e rifugiarsi in America. La stessa sorte toccò a numerosi registi e sceneggiatori che esportarono negli Studios lo stile crepuscolare, tipico del cinema tedesco. Il cerchio si chiuse quando anche in Europa le avanguardie artistiche come il surrealismo, si lasciarono folgorare dal fascino della psicoanalisi. Da quel momento in poi fu un ribollire di opere che facevano riferimento, in maniera esplicita o implicita, alla dottrina freudiana e che impaginavano trame dalla tessitura onirica, immerse in un atmosfera dove il sogno e la realtà si confondevano, fino a fondersi luna nellaltra. Per la natura stessa del dispositivo cinematografico (il buio e loscurità della sala, la posizione comoda e rilassata sulla poltrona, lirrealtà delle immagini proiettate sullo schermo) nel corso della visione del film, si entra, infatti, in un regime di credenza simile alla condizione di chi sogna. Il dispositivo cinematografo diviene, quindi, quello spazio immaginario dove immagine ed immaginazione coincidono, dove la realtà e la finzione cinematografica si sovrappongono.La 2° edizione della rassegna Il cineforum del dottor Freud, organizzata dallAssociazione EIDOS e curata da Alberto Castellano e Ignazio Senatore, propone sedici pellicole in bianco e nero, realizzate in un arco di tempo compreso tra gli Anni Venti e Sessanta, distribuite in quattro giorni, alcune delle quali introdotte da un critico cinematografico, uno storico del cinema o da una psicoanalista. Il breve viaggio sui rapporti tra cinema e psicoanalisi parte dai capolavori delle avanguardie storiche, attraversa il noir di Lang e Siodmak, i classici di Bergman, Rossellini ed Hitchcock, lambisce i territori del western, del musical e del melodramma e rende omaggio a Totò con un suo film cult.
PAN | sala pan28 gennaio 2007 - 31 gennaio 200710.00>19.00
L’ingresso è gratuito, fino ad esaurimento posti.
il calendario della programmazione è su www.palazzoartinapoli.net

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