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Martedì, 23 Aprile 2024
Cronaca

Arrestato medico dell'ospedale di Caserta insieme alla moglie

Sei gli indagati, l'inchiesta nata dalle intercettazioni per la cattura del latitante Pasquale Scotti

È nata dal lavoro investigativo originato dai contenuti delle intercettazioni telefoniche volte alla cattura dell’allora latitante Pasquale Scotti, noto esponente della Nuova Camorra Organizzata facente capo al boss Raffaele Cutolo, l’inchiesta che ha portato a sei ordinanze per la truffa al Servizio Sanitario Nazionale scoperta all’ospedale di Caserta. In totale sono 41 gli indagati nell'ambito dell'inchiesta della Procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere. In manette sono finiti marito e moglie, il primo primario dell’azienda ospedaliera, accusati di aver messo l'ospedale a disposizione delle loro attività private.

Le indagini coordinate dalla Sezione Criminalità Economica della Procura di Santa Maria Capua Vetere, diretta dal procuratore aggiunto Antonio D'Amato e condotte dai carabinieri del Nucleo Antisofisticazioni e Sanità di Caserta, guidato dal Tenente Colonnello Vincenzo Maresca, hanno messo nel mirino in particolare Angelo Costanzo e la moglie Vincenza Scotti, sorella dell’allora super latitante arrestato in Brasile il 26 maggio 2015. Per i due, il primo medico primario del reparto di Patologia Clinica dell’azienda ospedaliera di Caserta, la seconda titolare del laboratorio di analisi ‘Sanatrix’, sono scattati gli arresti domiciliari. Nei loro confronti l’accusa è di associazione per delinquere oltre a svariati episodi di peculato.

Promotore del sodalizio criminale, oltre al medico Costanzo, anche Angelina Grillo, tecnico di laboratorio dell'ospedale e fidata collaboratrice del primario, finita in carcere. Nell’inchiesta sono rimasti coinvolti inoltre Giovanni Baglivi ed Ernesto Accardo, rappresentati di una dita fornitrice e destinatari del provvedimento interdittivo con la pubblica amministrazione. 

Costanzo e Grillo ottenevano in forma corruttiva da Baglivi e Accardo compensi in denaro o soggiorni a Capri ed Ischia in cambio dell’indebita attribuzione di forniture di beni strumentali e diagnostici per l’ospedale di Caserta. Queste richieste non erano però legate al reale fabbisogno del laboratorio dell’ospedale, bensì decise dagli stessi rappresentati della ditta fornitrice che articolavano le forniture adeguandole alle richieste corruttive effettuate da Costanzo e Grillo.

Obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria per Generoso Vaiano, militare dell’Esercito italiano. Per la Procura avrebbe infatti promosso la mediazione illecita per Angela Grillo, la quale si era procurata il denaro necessario a corrompere un pubblico ufficiale per ottenere in favore dei propri figli il superamento delle prove del concorso per l’arruolamento nell’Esercito. Così, piegando alle sue esigenze privata la struttura pubblica, effettuava un ordinativo inutile per l’azienda ospedaliera.

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