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Cronaca Capua

10 ARRESTI In manette anche la moglie del boss

Retata dei carabinieri contro due famiglie dei ‘Casalesi’ per traffico di droga

È di dieci arresti (otto in carcere e due ai domiciliari) il bilancio dell’operazione eseguita questa mattina tra Capua e altri comuni della provincia di Caserta da parte dei carabinieri del Nucleo Investigativo di Caserta, che hanno dato esecuzione alle ordinanze di custodia cautelare in carcere emesse dal gip del Tribunale di Napoli su richiesta della DDA per gli indagati ritenuti responsabili a vario titolo di associazione per delinquere finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti, con l’aggravante del metodo mafioso.

Le parentele eccellenti

L’indagine del Nucleo Investigativo è iniziata nel 2015 e si è conclusa nel luglio 2016, consentendo di ritenere Teresa Vitolo, moglie di Carlo Del Vecchio (attualmente detenuto al regime del 41bis), nonché sorella di Massimo Vitolo (elemento di spicco del clan dei Casalesi) e il cugino del noto affiliato ai Casalesi Maurizio Fusco, Stefano Fusco, come i due che si sono adoperati per promuovere l’associazione a delinquere finalizzata al traffico di droga. I loro affari potevano contare sulle parente con elementi di spicco del clan e sulla copertura degli esponenti ancora liberi, come Gaetano Diana, figlio di Elio, esponente dei Casalesi, e nipote per parte di madre di Francesco Schiavone ‘Cicciariello’.

Lo scontro con la fazione Iovine

Gli affari erano cresciuti in maniera esponenziale, tanto da raggiungere uno stato di monopolio soprattutto nei comuni a nord di Caserta (Bellona, Vitulazio, Camigliano), riuscendo a subentrare nella gestione delle piazze di spaccio a gruppi già operanti in zona. Esemplificativo è l’episodio in cui Teresa Vitolo ha affrontato presso la propria abitazione Cristina Gravante, 48enne pluripregiudicata per reati specifici in materia di sostanze stupefacenti, la quale, sebbene sostenuta dalla fazione Iovine del clan dei Casalesi, ha dovuto arrendersi di fronte alla preponderante forza camorristica della rivale. 

Le armi dall'Albania

Dalle indagini è inoltre emerso che il gruppo criminale poteva avvalersi della disponibilità di armi e di contatti con compagini criminali straniere, in particolare albanesi, con i quali contrattavano l’acquisto di droga. A tal proposito tra i destinatari del provvedimento vi è un cittadino albanese già tratto in arresto dal Reparto operante per omicidio volontario, commesso in Grecia ed estradato nel 2016 verso quel Paese. 

INDAGATI FINITI IN CARCERE

Erjon Bixi, 37 anni; Gaetano Diana, 28 anni; Michele Fusco, 25 anni (figlio di Stefano); Stefano Fusco, 44 anni; Antonio Merola, 48 anni; Antonio Nespoli, 38 anni; Pasquale Vitolo, 53 anni (fratello di Teresa); Teresa Vitolo, 46 anni.

INDAGATI FINITI AGLI ARRESTI DOMICILIARI:

Tommaso Nigro, 43 anni; Gennaro Russo, 22 anni

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