Appalti ad imprenditori vicini ai Casalesi, parte il processo d'Appello per 4 imputati
Il procuratore generale ha iniziato la relazione. A fine giugno le richieste di condanna
E’ iniziato ufficialmente oggi il processo d’Appello dell’inchiesta Medea, conclusasi in primo grado con quattro condanne e tre assoluzioni. Il procuratore generale ha iniziato la sua relazione che si concluderà a fine mese con le richieste di condanna nei confronti di quattro imputati.
In primo grado sono stati condannati l’imprenditore di Casapesenna trapiantato a Caserta Pino Fontana a 13 anni e 6 mesi di carcere per; l’ex senatore Udeur Tommaso Barbato a 7 anni; Alessandro Cervizzi, carabiniere che era in servizio al comando provinciale di via Laviano a Caserta, a 4 anni e mezzo; Carmine Lauritano di Marcianise a 2 anni.
L’inchiesta ‘Medea’ è relativa agli appalti ottenuti da imprenditori ritenuti vicini al clan dei Casalesi da Enti pubblici scoppiata nell’estate 2015 e che ha coinvolto anche diversi esponenti politici casertani (tra cui l’ex sindaco Pio Del Gaudio ed il parlamentare Carlo Sarro, ma entrambe le posizioni furono archiviate dopo pochi mesi).