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Sabato, 20 Aprile 2024
Cronaca Dragoni

Il Consiglio di Stato conferma la chiusura dell'allevamento di conigli

La puzza proveniente dall'area ha spinto il sindaco a muoversi

Con ordinanza resa nei giorni scorsi, Il Consiglio di Stato, sezione Quarta, ha respinto l'istanza cautelare per la sospensione della esecutività dell'ordinanza di chiusura dell'allevamento di decine di migliaia di conigli ubicato nella frazione San Marco a Dragoni. Avverso il provvedimento, l'ennesimo, adottato dal Comune per la tutela e la salvaguardia dell'ambiente e dell'igiene pubblica, la Cooperativa Giovani Cunicultori Pomiglianesi aveva proposto un nuovo ricorso al Consiglio di Stato per bloccare la chiusura intimata dall'Ente.

I giudici amministrativi hanno, invece, dato ragione al Comune, confermando in toto la decisione presa nei mesi scorsi dai loro colleghi del Tar Campania che pure avevano dichiarato legittima l'ordinanza di chiusura dell'allevamento emanata dal Responsabile dell'Ufficio Tecnico comunale all'esito del diniego dell'agibilità dello stabilimento che ospita oltre 20 mila conigli e che, da anni, produce miasmi e cattivi odori che ammorbano la frazione San Marco e l'intera nostra comunità, oltre che la vicina Alvignano.

"E' evidente lo stretto collegamento tra il provvedimento di chiusura oggetto della presente impugnazione e il diniego di agibilità, che costituisce il presupposto della chiusura dello stabilimento unitamente alla riscontrata perdurante assenza delle autorizzazioni di cui al d.lgs. n. 152 del 2006, con la conseguenza che non vengono in rilievo le prospettate violazioni dell’art. 54 del TUEL", scrive il Consiglio di Stato nella sua ordinanza dove la cooperativa è stata anche condannata al pagamento delle spese e degli onorari, liquidati in complessivi 2 mila euro, in favore del Comune e degli altri appellati, oltre accessori come per legge. Anche sul provvedimento che negava l'agibilità al capannone fatto costruire ed autorizzato tra il 1993 ed il 1997 dal sindaco dell'epoca in spregio di qualsiasi norma di tutela ambientale e di salute pubblica, oltre che di buon senso, attesa la sua estrema vicinanza al centro abitato, il legale rappresentante della cooperativa era ricorso prima al TAR e poi al Consiglio di Stato soccombendo in entrambi i giudizi che hanno sempre dato ragione al Comune.

“Nonostante in questi anni siano stati numerosi i tentativi dell'amministrazione di dialogare con la Cooperativa - spiega il sindaco Silvio Lavornia - e di far capire al socio di riferimento la necessità di adeguare a livello sanitario ed ambientale lo stabilimento, per renderlo salubre, e di dotare lo stesso di un adeguato sistema di depurazione per evitare che la puzza continuasse ad ammorbare San Marco e dintorni, soprattutto nei mesi estivi, abbiamo ottenuto in realtà l'esatto contrario con il mancato rispetto anche degli orari e dei giorni per lo smaltimenti dei liquidi e del letame prodotto dalle migliaia di conigli, aumentando così i rischi per la salute di tutti noi. Nei giorni scorsi, tra l'altro, anche il Tribunale Penale ha condannato il rappresentante della Cooperativa per mancato rispetto della legge in materia di tutela dell'ambiente, tanto che dovrà risarcire anche alcuni privati cittadini che abitano nei pressi dello stabilimento. Ora il Comune proseguirà sulla strada già intrapresa per la chiusura definitiva dell'allevamento dei conigli così da eliminare per sempre quella puzza insopportabile che, da anni e per colpa delle scelte scellerate del passato, i cittadini sono stati costretti a subire”

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