Allevamento cinofilo 'stoppato' perché abusivo ma si finisce davanti al giudice

Ordinanza del Tar della Campania sulla controversia dell’allevamento cinofilo a Casaluce. Il Tribunale Amministrativo Regionale della Campania, Sezione Ottava, ha pronunciato un’ordinanza riguardante il ricorso presentato da Saverio Marino, allevatore cinofilo, contro il Comune di Casaluce. Il ricorso in questione riguardava l’ordinanza sindacale emessa dal sindaco di Casaluce, che intimava a Marino di sgomberare i 35 box manufatti presenti nel suo allevamento cinofilo, poiché realizzati senza i previsti titoli autorizzativi. Inoltre, gli veniva chiesto di astenersi dall’introdurre ulteriori cani e di trasferire quelli già detenuti in una struttura autorizzata entro 30 giorni dalla notifica dell’ordinanza. Il ricorso proposto da Saverio Marino mirava all’annullamento di tale ordinanza e di altri atti collegati, tra cui l’ordinanza d’inefficacia e un sopralluogo dell’ufficio tecnico non comunicato.

Il Tar della Campania ha preso atto del ricorso e al fine di poter decidere in merito alla questione, il Tribunale ha richiesto ulteriori informazioni e documenti da parte del Comune di Casaluce. Il Comune dovrà depositare tutti gli atti istruttori e prodromici citati nell’ordinanza, compresi quelli riguardanti il procedimento inoltrato dalla CE Servizio Igiene allevamenti e produzioni zootecniche Distretto 17/18 Aversa e altre comunicazioni inerenti. Il Tribunale ha fissato l’udienza di discussione del merito per l’11 gennaio 2024. Ciò significa che la decisione sulla controversia riguardante l’allevamento cinofilo a Casaluce sarà presa successivamente a tale data. L’ordinanza del Tar Campania è di carattere interlocutorio, e la causa è ancora aperta, pertanto le parti coinvolte dovranno attendere l’udienza del prossimo anno per conoscere la decisione definitiva del Tribunale.Resta da vedere come si evolverà la situazione e come verranno valutati i diritti e gli interessi delle parti coinvolte.