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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca Marcianise

Il pentito: "Un'alleanza fra 6 clan per escludere i Casalesi"

L'accordo tra i gruppi Piccolo, Perreca, Ligato e Massaro per una vendetta contro i Belforte

Una grande alleanza per escludere il clan dei Casalesi dalla zona di Caserta, retta prima da Michele Iovine e poi passata sotto l'influenza di Michele Zagaria. Una circostanza di cui parlano due collaboratori di giustizia in riferimento alla rete di rapporti intrecciata da Antimo Perreca, alias 'o Romano, boss di Recale.

Nell'inchiesta che ha portato in manette 30 affiliati ai gruppi dei Piccolo-Letizia e dei Perreca proprio le dichiarazioni dei collaboratori di giustizia ribaltano "la generalizzata convinzione che si trattasse di un piccolo gruppo operante, sostanzialmente nell'ambito di Recale e zone limitrofe", scrive il gip Valeria Montesarchio per la quale quello dei Perreca è un "sodalizio autonomamente attivo, al centro di una fitta rete di strategiche alleanze e di interessi criminali" con rapporti con i Fragnoli di Mondragone ed i Massaro di San Felice a Cancello, oltre al clan Birra di Ercolano. 

A parlare della nascita di quei rapporti è Giuseppe Pettrone, ex affiliato dei Piccolo di Marcianise ed oggi collaboratore di giustizia. "I Perreca avevano subito la perdita di un affiliato, Pietro Giordano, ammazzato nel 2003 dai Belforte. Anche noi del clan Piccolo avevamo subito una perdita ad opera dei Belforte, che avevano ammazzato Nicola Falco".

Così comincia il racconto di Pettrone che rivela la decisione di "riunirci con i Perreca". A organizzare il summit fu "Gaetano Petruolo (zio di Achille Piccolo): decidemmo di prendere accordi per organizzare una vendetta comune nei confronti dei Belforte". 

Ma alla riunione non parteciparono solo i Piccolo, con Andrea Letizia, ed i Perreca. Il summit rappresentò l'occasione per dar vita ad una grande alleanza tra clan sostanzialmente autonomi. "Si decise di far nascere un nuovo gruppo formato dai Piccolo-Quaqquarone, Perreca, Ligato (con Pietro Ligato presente al summit nda), e gli ex affiliati al clan Massaro come Antonio Papa (alias 'o Picciott di San Felice a Cancello nda). In quella sede erano presenti anche i fratelli Tardi, attualmente collaboratori di giustizia". 

Ben presto il gruppo si sarebbe allargato grazie ad "un accordo tra i predetti con i Birra di Ercolano e con i Fragnoli di Mondragone (parlo in particolare di Giuseppe Frangnoli) per controllare il territorio di Caserta ed escludere i casalesi". 

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