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Cronaca

Aggressione in comunità, Corvino torna in cella

Il 42enne era ristretto ai domiciliari nella struttura per duplice omicidio stradale

Aggravamento della misura cautelare per Antonio Corvino, 42 anni di Caserta meglio noto con l'appellativo di Culacchiotto. Il giudice Antonino Santoro del tribunale di Santa Maria Capua Vetere ha disposto la traduzione in carcere per il 42enne, accusato di duplice omicidio stradale

Corvino, difeso dagli avvocati Nello Sgambato ed Alfonso Iovino, era detenuto agli arresti domiciliari presso una comunità a Mignano Montelungo dove, nelle scorse settimane, avrebbe aggredito un altro ospite e danneggiato la struttura. Questi i motivi che hanno spinto il magistrato a ripristinare la detenzione in cella. Sono stati i carabinieri della stazione di Mignano Monte Lungo a dare esecuzione al provvedimento. Il 42enne è stato tradotto al carcere di Santa Maria Capua Vetere. 

Corvino è stato rinviato a giudizio con immediato per il duplice omicidio stradale di un senegalese ed un giovane guineano avvenuto lo scorso 3 febbraio sulla statale 7bis a Teverola. Il 42enne, secondo la ricostruzione dell'accusa, investì i due stranieri che stavano percorrendo la strada in bicicletta e non si fermò a prestare soccorso.

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