rotate-mobile
Lunedì, 29 Aprile 2024
Cronaca

Ragazza accoltellata a scuola, il vescovo: "Siamo tutti colpevoli"

Ad intervenire anche il deputato Borrelli: "Un’ondata di violenza insensata sta travolgendo il mondo dei giovani"

Lite finita nel sangue all’istituto Buonarroti di Caserta, la Diocesi interviene dopo quanto accaduto, con una ragazza accoltellata da una compagna di classe. “Auguro una pronta guarigione alla ragazza ferita e vicinanza ad entrambe le famiglie coinvolte nel triste episodio. La mia solidarietà alla Dirigente, ai docenti e agli studenti del Buonarroti. Ho avuto modo di visitare lo scorso anno quella scuola e ho potuto apprezzare l’ottimo lavoro che si porta avanti e l’impegno e la passione dell’intera comunità scolastica. Quando più di due anni fa Gennaro Leone, un 18enne, morì accoltellato per un banale litigio a via Vico, nel pieno centro della città, dissi a me stesso e ripetei all’omelia nel giorno del funerale di Gennaro: siamo tutti colpevoli! Non solo chi ha estratto il coltello. È quanto sento di dover dire anche in questa occasione: siamo tutti colpevoli! C’è un ritorno ad atti di violenza che non può lasciarci indifferenti. La tragedia di Gennaro non ha insegnato a tenersi lontani dalla tentazione di far male a un’altra persona. Non deve accadere mai più! Due anni fa la strada si trasformò in violenza”, ha detto il vescovo, monsignor Pietro Lagnese.

“Oggi, ancora peggio, è una scuola a trasformarsi in palestra del terrore. Un dramma – ha aggiunto - è stato scongiurato dal pronto intervento di un compagno di classe, ma oggi potremmo stare a piangere una nuova morte. La tentazione sarebbe di puntare il dito sul colpevole. La giustizia, certo, farà il suo corso e ci indicherà le responsabilità e ciò che è successo. Ma sarebbe ipocrisia pensare che il colpevole sia una sola persona. Non possiamo lavarci le mani come Pilato. Sarebbe troppo facile, troppo ipocrita. Dinanzi a questi avvenimenti è giusto domandarci se abbiamo fatto la nostra parte. I veri responsabili, forse, siamo noi adulti. Siamo colpevoli di non mettere sogni nei cuori dei nostri ragazzi, di non farli appassionare abbastanza alla vita. Non possiamo permettercelo. È necessario l'impegno di tutti. È necessario che tutti facciano il loro dovere, le istituzioni come la scuola, ma anche la nostra Chiesa, e così tutti noi adulti nei confronti dei giovani, perché si sentano sicuri e accompagnati nei propri sogni e nel confronto con le proprie paure. Non basta dire no alla violenza, dobbiamo combattere ogni forma di violenza, a cominciare da quella verbale che tante volte la fa da padrona sui social e in tivvù. Evitiamo che la violenza e la sopraffazione crescano tra i nostri ragazzi. Facciamo tutti la nostra parte! E facciamola insieme: teniamoci per mano, se vogliamo risorgere”.  

Ad esprimersi su quanto accaduto anche il deputato di Alleanza Verdi Sinistra Francesco Emilio Borrelli: “Come ribadito più volte, da tempo un’ondata di violenza insensata sta travolgendo il mondo dei giovani che è, naturalmente, specchio di quello adulto. Infatti le cause di tale deriva vanno ricercata, appunto, nell’educazione che i giovani ricevano in famiglia, a scuola, in quello che vedono ed apprendono in tv e sui social. Questo ultimo aspetto è forse quello cruciale. Sui social network la realtà viene spesso completamente distorta e si perde il contatto con il modo reale e lì, in quello virtuale, e tutti i valori vengono capovolti perché quelli giusti non hanno il giusto impatto emotivo, mentre quelli cattivi, come la violenza e la criminalità, hanno assuefatto i giovani utenti che ora sono completamente desensibilizzati a certe situazioni dove, così, anche la vita umana conta poco”.

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Ragazza accoltellata a scuola, il vescovo: "Siamo tutti colpevoli"

CasertaNews è in caricamento