72 ARRESTI Fiumi di coca sull'Appia, in manette gli 'eredi' dei Fava
Il sodalizio criminale aveva preso il posto dello storico clan di Santa Maria Capua Vetere
Controllavano il traffico e lo spaccio di cocaina e crack lungo la Nazionale Appia, a Santa Maria Capua Vetere e nei comuni limitrofi. Sono il gruppo di pusher arrestati questa mattina dai carabinieri del Nucleo operativo e radiomobile della Compagnia di Santa Maria Capua Vetere, un’operazione coordinata dalla Direzione distrettuale antimafia di Napoli che ha portato a ben 72 arresti.
Un’attività di indagine che ha inizio a febbraio 2015, ‘figlia’ però della complessa operazione che portò alla retata e alla disarticolazione del gruppo Fava, il clan operante sul territorio sammaritano che fino al 2013 era stato protagonista di una faida con i Bellagiò per il controllo delle piazze di spaccio, con tanto di conflitti a fuoco.
Nel mirino degli inquirenti, in una indagine durata ben due anni, c’era proprio la riorganizzazione del territorio e delle sue piazze di spaccio, “orfane” del controllo dei Fava. L’assenza del gruppo criminale non ha fermato l’attività di spaccio, anzi: la vendita di cocaina e crack è passata in fatti ad altri sodalizi criminali, che si approvvigionavano dello stupefacente nella provincia di Napoli.