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Lunedì, 29 Aprile 2024
Cronaca Marcianise

Estorsioni a imprese e commercianti: arrestato pregiudicato del clan Piccolo

Marcianise - Nel primo pomeriggio di oggi, la Squadra Mobile di Caserta, diretta dal Vice Questore dr. Alessandro Tocco, in esecuzione di un ordine di carcerazione emesso dall'Ufficio Esecuzione della Procura Generale presso la Corte di Appello di...

Nel primo pomeriggio di oggi, la Squadra Mobile di Caserta, diretta dal Vice Questore dr. Alessandro Tocco, in esecuzione di un ordine di carcerazione emesso dall'Ufficio Esecuzione della Procura Generale presso la Corte di Appello di Napoli, ha arrestato il pregiudicato, ritenuto affiliato al clan Piccolo detti i Quaqquaroni di Marcianise (Caserta), Maietta Michele 31enne di Marcianise. Il giovane deve espiare una pena residua di anni 3, mesi 11 e giorni 28 di reclusione, per concorso in estorsione continuata e aggravata ai sensi della normativa antimafia, delitti commessi in San Marco Evangelista e Marcianise (fino all'ottobre del 2009. L'uomo, in relazione ad alcuni episodi estorsivi, posti in essere in pregiudizio di cantieri edili, fu arrestato insieme a Russo Mario di 29 anni, e Letizia Andrea 38enne, cognato di Achille Piccolo, elemento di vertice del Clan Piccolo/Letizia. "Le indagini della Squadra Mobile di Caserta – è spiegato in una nota stampa della Questura di Caserta - all'epoca dei fatti, avevano riscontrato uno spregiudicato attivismo di esponenti del clan dei Piccolo "Quaqquaroni", impegnati in una capillare e quotidiana attività estorsiva nei confronti di imprenditori e commercianti operanti in Marcianise, San Marco Evangelista, San Nicola la Strada e Caserta. Le investigazioni, supportate da servizi di intercettazione ambientale e telefonica, permetteva di accertare che la ripresa di iniziativa criminale sul territorio da parte del Clan Piccolo - storicamente alleato ai "Casalesi" - veniva realizzata anche in diretta concorrenza con l'opposta organizzazione dei "Belforte Mazzacane"". L'adozione del provvedimento di Fermo emesso dalla D. D. A. di Napoli si rese necessario a seguito dei quotidiani "raid" estorsivi posti in essere in particolare da Russo Mario e Maietta Michele, i quali manifestarono una spiccata pericolosità non esitando a minacciare esplicitamente di morte gli imprenditori presi di mira. Maietta Michele è stato rintracciato dagli uomini della Squadra Mobile di Caserta a Venafro (Isernia) dove da tempo si era trasferito.

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