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Cronaca Grazzanise

19 persone finiscono sotto processo: ci sono anche politici

Sono accusate a vario titolo di concussione, peculato e turbativa d'asta

Concussione, peculato e turbata libertà degli incanti: sono queste le accuse di cui risponderanno, a vario titolo, 19 persone che sono state rinviate a giudizio nell’ambito dell’inchiesta sul Comune di Grazzanise che riguarda la gestione dell’amministrazione durante il periodo di Enrico Parente, sindaco poi deceduto.

Sono stati rinviati (come racconta Cronache di Caserta in edicola) a giudizio gli ex consiglieri comunali di Grazzanise Mario Cantiello, Clemente Carlo, Pasquale Di Fruscia, Salvatore Raimondo, Giovanni Gravante, Alessio Cancello, Giovanna Perillo, Giuseppina Abbate e Giuseppe Tescione; l’imprenditore Antonio Bruno Farina ed il figlio Salvatore; il dirigente del Comune di Grazzanise Maurizio Malena; Giulio Letizia, l’ex dirigente dell’Utc di Grazzanise Luigi Pagano di Villa Literno, Carlo Bartolomeo di Alvignano; Pietro Montone di Castello del Matese; l’ex sindaco di Grazzanise Pietro Parente; Nicola Simonelli e Giuseppe Parente.

In particolare, secondo l’accusa, Di Fruscia, Pagano e Letizia avrebbero tentato di spingere, attraverso forzature amministrative, la ditta che si occupava della pubblica illuminazione a rescindere il contratto, mentre i 9 ex consiglieri comunali sono accusati di peculato sul project financing del nuovo cimitero.

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