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Cronaca Cervino

Racket, incendiata auto imprenditore: arrestato presunto colpevole

Cervino - "Alle ore 20,40 di ieri, personale del Commissariato P.S. di Maddaloni diretto dal Vice Questore Luigi Pecchillo, interveniva in Cervino, loc. Messercola, via Cervino, 17, dove veniva rinvenuta una Mercedes Classe A, parcheggiata in...

"Alle ore 20,40 di ieri, personale del Commissariato P.S. di Maddaloni diretto dal Vice Questore Luigi Pecchillo, interveniva in Cervino, loc. Messercola, via Cervino, 17, dove veniva rinvenuta una Mercedes Classe A, parcheggiata in strada, completamente distrutta ed avvolta dalle fiamme. L'auto risultava nella disponibilità di Valentino Alfonso di anni 51, imprenditore, direttore tecnico della "Valentino Trans s.r.l.", società operante nel settore del trasporto merci, nonché socio della ditta di onoranze funebri "Fratelli Iorio s.n.c.". Il citato imprenditore era stato già oggetto di un episodio intimidatorio alle ore 22,20 del 24.05.2010, quando ignoti esplosero diversi colpi d'arma da fuoco all'indirizzo della sua abitazione.
Immediatamente sul posto si recava anche personale della Squadra Mobile diretta dal Vice Questore Angelo Morabito, nonché personale della Polizia Scientifica.Dai primi accertamenti emergeva che gli autori del crimine in argomento andavano cercati tra alcuni personaggi vicini alla locale criminalità organizzata.In particolare, i sospetti degli investigatori si focalizzavano sul pregiudicato Di Nuzzo Giuseppe di anni 37, il quale veniva rintracciato durante la notte, mentre era a bordo della propria autovettura Renault Scenic, alimentata a gasolio.
Particolare di non poco conto, atteso che, a seguito di un'accurata perquisizione, la Polizia Scientifica rinveniva sotto il sedile anteriore lato guida un tappo in plastica di colore bianco, contrassegnato dalla dicitura "Società Generale delle acque minerali a r.l." che emanava un forte odore di benzina ed in relazione al quale il Di Nuzzo non era in grado di fornire alcuna plausibile spiegazione. Pertanto, il Di Nuzzo Giuseppe veniva posto in stato di fermo di P.G. in relazione al delitto di concorso in incendio pluriaggravato, ex art. 110, 61 n. 7, 423 c.p. e art. 7 L. 203/91, avendolo commesso al fine di agevolare l'attività della predetta associazione camorrista.
L'uomo, che ha nominato suo difensore di fiducia l'avvocato Giovanni De Lucia del Foro di S. Maria C.V., dopo gli adempimenti di rito, è stato associato presso la Casa Circondariale di S. Maria C.V. a disposizione del Procuratore della Repubblica".

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