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Lunedì, 29 Aprile 2024
Cronaca Alvignano

Sbarrata la porta della parrocchia: il monito della Diocesi

Alvignano - Alcuni facinorosi hanno recentemente compiuto un gesto di inaudita gravità: sbarrare le porte della Chiesaparrocchiale dei Santi Pietro e Paolo in Alvignano e tentare di impedire per più giorni il normale svolgimentodella vita...

Alcuni facinorosi hanno recentemente compiuto un gesto di inaudita gravità: sbarrare le porte della Chiesaparrocchiale dei Santi Pietro e Paolo in Alvignano e tentare di impedire per più giorni il normale svolgimentodella vita parrocchiale. Si tratta di azioni che si commentano da sé. Nessuno, né laico, né presbitero, per nessunaragione può chiudere la casa segno della dimora di Dio in mezzo agli uomini, perché «il mio tempio sichiamerà casa di preghiera per tutti i popoli (Is 56,7)».Una comunità matura sa trovare modi per dialogare nelle sedi opportune: il Consiglio Pastorale, lì dove èstato costituito; l'incontro con gli organismi della Diocesi, all'insegna della lealtà e del rispetto dei ruoli, anteponendosempre il bene di tutti ai punti di vista personali e parziali.Come attesta il Codice di Diritto Canonico (can. 523): "…la provvisione dell'ufficio di parroco spetta alVescovo diocesano…" e ancora "Il parroco è il pastore proprio della parrocchia affidatagli, esercitando la curapastorale di quella comunità sotto l'autorità del Vescovo diocesano, con il quale è chiamato a partecipare alministero di Cristo, per compiere al servizio della comunità le funzioni di insegnare, santificare e governare"(can. 519). Il trasferimento di un sacerdote, pertanto, rappresenta un fatto normale che ricade nelle competenzedel Vescovo, che deve provvedere al bene dell'intera Diocesi e che le pone in atto dopo lungo discernimentoe dopo aver interpellato per tempo la persona interessata. Che senso hanno, allora, queste azioni di guerrigliaecclesiale, che rivelano scarsa fede e squalificano chi le pone in essere e le persone che si vorrebbero "difendere"?Gettare in pasto all'opinione pubblica - con infiniti pettegolezzi e calunnie gratuite - la nostra Diocesi significanon amare né la propria comunità parrocchiale, né il proprio paese ed essere fuori dalla sana e costruttiva dialetticadi chi vive autenticamente la propria fede, ma anche alimentare un clima rissoso, fatto di rivendicazioniindividuali e della difesa di piccoli interessi, che nulla hanno a che vedere con "la Chiesa di comunione" cheil Concilio ci ha proposto.Il Papa nella sua prima intervista a La Civiltà Cattolica parla della chiesa come un "ospedale di campo" perlenire le ferite degli uomini, non di un campo di battaglia!Nell'esprimere profondo dispiacere per l'accaduto e solidarietà alla stragrande maggioranza dei fedeli dellaParrocchia dei SS. Pietro e Paolo in Alvignano, che sono stati offesi nei loro sentimenti più autentici e checertamente non si sentono rappresentati dalla protesta, scomposta e volgare, di qualche decina di adulti e diun gruppo di ignari minorenni ai quali sfugge il principio pastorale sopra indicato, chiediamo per tutti il donodello Spirito del discernimento, dell'obbedienza e della pace.

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