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Lunedì, 29 Aprile 2024
Cronaca

Parco Aerospaziale nel Macrico di Caserta

Caserta - In questi giorni sulla stampa è stato dato ampio rilievo alla ennesima presentazione del progetto di fattibilità per realizzare un Parco Aerospaziale nel Macrico di Caserta. Si tratta di una proposta di grande rilievo per il futuro della...

In questi giorni sulla stampa è stato dato ampio rilievo alla ennesima presentazione del progetto di fattibilità per realizzare un Parco Aerospaziale nel Macrico di Caserta. Si tratta di una proposta di grande rilievo per il futuro della nostra città. Devo dare atto al prof. Luigi Carrino che dall'alto dei suoi importanti ruoli istituzionali (presidente del Cira e del DAC) e scientifici (Facoltà di Ingegneria Federico II) si sta battendo in ogni sede per promuovere questo ambizioso progetto.
Concordo pienamente con lui quando sostiene che la realizzazione di un cittadella aerospaziale nel comune capoluogo avrebbe ricadute ed effetti di grande trasformazione per l'area urbana ed il territorio. Sulla base degli studi e delle visite effettuati in alcune delle più importanti Tecnopoli d'Europa (come quelle di Tolosa, di Lione, di Bordeaux e di Monpellier in Francia – ma anche di Edimburgo nel Regno Unito), possiamo affermare che l'impatto di strutture come il parco aerospaziale inciderà sul piano economico e occupazionale, creando nuove opportunità per tanti giovani e talenti, che ora sono costretti ad emigrare per trovare lavoro. Nello tesso tempo faciliterà le interazioni dell'Università e dei centri di ricerca per promuovere la cultura scientifica e dell'innovazione, che rimane uno dei gap principali per tutto il nostro sistema economico e produttivo per far fronte alle nuove sfide della competizione nel mondo globale. Infine, può diventare un forte attrattore turistico e culturale, in stretta connessione con la Reggia Vanvitelliana e gli altri siti borbonici (patrimonio dell'Unesco).
Partendo da queste considerazioni, mi permetto di far rilevare al prof. Carrino ed anche al presidente Unione Industriale che non bastano i riconoscimenti ricevuti finora, anche da alti livelli istituzionali come quelli del nuovo Presidente Giunta Regionale Enzo De Luca. Occorre coinvolgere e rendere partecipi le principali forze sane e produttive della città. Per creare innovazioni creative occorre un consenso sociale consapevole per fare in modo che i cittadini sentano come un bene comune tali progetti.
E qui esiste un problema aperto di non poco conto: nei confronti del progetto parco aerospaziale nel Macrico sono state espresse forti critiche e preoccupazioni in più sedi: lo stesso prof. Carrino non può dimenticare la reazione di alcune associazioni ambientaliste (come Legambiente, Italia Nostra e WWF) ma anche di personalità del mondo scientifico e delle professioni manifestate in un convegno per il PUC nella Biblioteca Diocesana. Non si può ignorare che una parte importante dell'opinione pubblica, pur apprezzando l'idea del Parco, ritiene che il Macrico non sia la destinazione più idonea.
Come Portavoce del FTS Casertano auspico l'apertura di un confronto serio anche con chi esprime dissenso. Nello stesso tempo sarebbe interessante conoscere cosa ne pensano le altre forze sociali, come quelle del mondo del lavoro e delle competenze, del terzo settore del volontariato (laico e cattolico). Ma ancora di più bisogna capire la posizione di chi è proprietario del bene Macrico, cioè la Chiesa che ha il dovere di esprimere una posizione chiara per far diventare un bene comune un'area abbandonata, decisiva per il futuro urbanistico della conurbazione casertana. Infine, sarebbe utile una presa di posizione delle forze politiche e delle istituzioni locali, anche alla luce delle ultime inchieste giudiziarie che coinvolgano l'ex sindaco.

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