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Lunedì, 29 Aprile 2024
Cronaca

Banconote, monete e bolli contraffatti, sgominata organizzazione criminale: 56 ordini di custodia cautelare

Caserta - Nella mattinata odierna i Carabinieri del "Comando Antifalsificazione Monetaria e quelli deiComandi Provinciali di Napoli e Caserta hanno dato esecuzione ad un provvedimento cautelare,emesso dal GIP presso il Tribunale di Napoli su...

Nella mattinata odierna i Carabinieri del "Comando Antifalsificazione Monetaria e quelli deiComandi Provinciali di Napoli e Caserta hanno dato esecuzione ad un provvedimento cautelare,emesso dal GIP presso il Tribunale di Napoli su richiesta di questa DDA, nei confronti di 56persone, accusate, oltre al reato associativo, di svariati delitti correlati alla contraffazione ed alla messa in circolazione nel territorio dello Stato di monete, banconote e valori di bollo, alla fabbricazione e detenzione di filigrane o di strumenti destinati a tali attività di falsificazione ed allacontraffazione di pubblici sigilli. In particolare, sono stati emessi 29 provvedimenti di custodia in carcere, di custodia agli arresti domiciliari, 12 provvedimenti di divieto di dimora nel comune di residenza e 5 provvedimenti impositivi dell'obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria.
Le indagini che si sono concluse con l'emissione delle ordinanze cautelari vennero avviate nel 2012sia dalla DDA di Napoli che dalla Procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere e si sonosuccessivamente sviluppate nello stesso contesto investigativo. In particolare, nell'ambito diaccertamenti volti a localizzare i canali di distribuzione e le stamperie clandestine di banconotefalse riconducibili a gruppi legati a clan camorristici operanti nell'hinterland napoletano, leinvestigazioni hanno consentito di individuare le attività illecite, prevalentemente realizzate nellaprovincia di Napoli, di alcuni gruppi malavitosi (tutti riconducibili a due cartelli associativi) deditialla contraffazione e allo smercio 'di banconote false e valori di bollo alterati,'operanti in Napoli eprovincia, nonché di scoprire canali di distribuzione attivati in varie parti'del territorio nazionale trale province di Torino, Bologna, Foggia, Genova e Milano, oltre che a Cassino, in Sicilia ed inCalabria, nonché all'estero.
Gli sviluppi investigativi hanno permesso di individuare:a Napoli, una stamperia clandestina con macchinari da stampa off set, in grado, cioè, di procederein breve tempo a più passaggi di stampa e ottenere, in questo modo, ingenti quantità dibanconote, normalmente nell'ordine di svariati milioni di euro e vario materiale dicontraffazione;in Gallicano nel Lazio (in provincia di Roma, una zecca clandestina per la contraffazione dimonete metalliche da 1 e 2 euro;nel comune di Arzano, un laboratorio clandestino per la produzione di marche da bolloI telematiche e gratta&vinci falsi.
Va sottolineato che gli accertamenti tecnici hanno dimostrato che le banconote false prodotte inItalia ed in particolare quelle riconducibili all'area geografica campana sono considerate,nell'ambito del mercato criminale della contraffazione, "prodotti di ottima fattura", assolutamente in grado di ingannare la fede pubblica.Le attività investigative hanno pure dimostrato che le banconote contraffatte, che erano chiamatecon linguaggio criptico-allusivo, "cosariello, ambasciata, [l'americano (per indicare il. dollaroUSA), scarpe, pavimenti, cartoline, gnocchi (per indicare monete metalliche)", non giungevano maioccasionalmente nel luogo della spendita, ma solo dopo un'attenta valutazione del gruppo disoggetti preposto alla sua distribuzione. Inoltre, si è dimostrato che per la produzione di monete, ifalsari sceglievano quasi sempre luoghi in località isolate ovvero locali debitamente insonorizzati;in alcuni casi le banconote giungevano al destinatario attraverso raccomandata postale, ritenuta piùsicura rispetto ai comuni vettori di import/export; per lo smercio, i luoghi maggiormente preferitierano quelli frequentati da numerose persone come, ad esempio, mercatini, fiere e sagre di paese.
In particolare, per la distribuzione delle banconote contraffatte esistevano vari passaggi (o livelli)che andavano dalla fonte produttiva allo smercio della singola banconota falsa e dalle stamperieclandestine giungevano allo spenditore al dettaglio, secondo lo schema seguente:1° Livello: deposito a'i stoccaggio;2° Livello: grossisti, ovvero coloro i quali, avendo l'opportunità di accedere direttamente aidepositi di stoccaggio, acquistavano grandi quantitativi di banconote false, costituendo loro stessiun piccolo deposito dove si rivolgevano i fornitori; I . I3° Livello: fornitori, coloro che acquistavano le banconote contraffatte dai grossisti per rivenderlea soggetti che poi, materialmente, provvedevano ad immetterle nel circuito economico;4° Livello: smerciatori, coloro che acquistavano beni di consumo con banconote contraffatte,ricevendo come utile sia il bene acquistato che il "resto" della spendita.
La particolare capacità delinquenziale espressa da uno di essi, si è manifestata allorquando, giàarrestato in flagranza di reato a Termoli nel 2011 poiché sorpreso in possesso di oltre 100 banconotefalse del taglio da 20 euro, nonostante fosse sottoposto agli arresti domiciliari con permesso diassentarsi dalle 8 alle 11 del mattino dei soli giorni feriali, proprio in detti orari prendeva contatti direttamente con i fornitori, dedicandosi, nelle ore in cui era costretto a restare a casa, a Vendere lebanconote false ai propri acquirenti, a cui dava appuntamento direttamente preso la sua abitazione.La particolare abilità dimostrata nel tempo dai falsari napoletani - ritenuti responsabili del 90% della falsificazione, monetaria mondiale cosi come hanno indicato le autorità monetarieinternazionali - ha permesso di riunire nella sigla Napoli Group tutte le classi di contraffazione prodotte nel territorio di influenza delle organizzazioni in Campania.
Per comprendere la dimensione del fenomeno, basti considerare che falsari del cd. Napoli Groupsono segnalati da Europol, dal Comando Carabinieri AFM e dalle forze di polizia dei maggioriPaesi europei, in ogni parte del mondo per istruire e organizzare in loco l'attività clandestina dellafalsificazione. Attraverso l'impiego di mezzi tecnici sofisticatissimi, i Carabinieri sono riusciti anche a ricostruire iprocessi evolutivi che consentivano al gruppo criminale di conseguire il controllo completo delmercato internazionale mediante la distribuzione di rilevanti-quantitativi di danaro falso immesso inItalia e in ogni parte del mondo. Francia, Spagna, Germania, Romania, Bulgaria, Albania, Senegal, Marocco, Tunisia e Algeria sonoi Paesi più colpiti.Nel corso dei due anni di indagini, sono state sequestrate finora 5.500 banconote e monete false di.vario taglio per un totale di 1 milione di euro circa e tratte in arresto in flagranza del reato di falsomammario 30 persone.
L'attività d'indagine è stata coordinata dai Sostituti Procuratori Dott.ssa Gerardina Cozzolino, Dott. Giovanni Conzo, Dott. Filippo Beatrice. Le misure cautelari sono state emesse dal GIP del Tribunale di Napoli Dott. Dario Gallo.

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