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Vendita e Affitto

Boom di richieste d'affitto a Caserta e i canoni schizzano alle stelle

C'è stato un aumento del 15% rispetto all'anno scorso

Il 2023 del mercato immobiliare campano si chiude con buone performance lato affitti, meno buone invece per quanto riguarda le compravendite: i canoni, infatti, sono cresciuti del 3,4% nei 12 mesi, mentre i prezzi di vendita hanno perso l’1%.

Stando a quanto rilevato da Immobiliare.it Insights, società del gruppo di Immobiliare.it, il portale immobiliare leader in Italia, specializzata in big data e market intelligence per il settore immobiliare, a dicembre 2023 il prezzo richiesto da chi vendeva casa in regione era poco al di sotto del 2.000 euro/mq, mentre per affittarla erano necessari poco meno di 20 euro/mq.

Sebbene domanda e offerta si comportino allo stesso modo nei due comparti, la locazione presenta percentuali più rilevanti: l’interesse verso la possibilità dell’affitto, infatti, è cresciuto nell’anno di oltre il 40% mentre si ferma al +4,4% per la vendita. In entrambi i casi poi gli stock risultano in diminuzione nell’anno, con un decumulo pari al -20% per gli immobili sfitti e al -3,4% per quelli invenduti. Tuttavia, l’ultimo periodo del 2023 vede una battuta d’arresto del mercato: la domanda mostra segno meno sia per la vendita (-2,1%) che per la locazione (-4,8%), di contro l’offerta evidenzia accumuli di stock che nel primo caso arrivano a toccare il +12,1%

Il dato regionale dei prezzi mostra una situazione dove i comuni performano meglio delle rispettive province, soprattutto il comune di Caserta al +3,2% nei 12 mesi. Napoli rimane la città più cara seguita a breve distanza da Salerno che rispetto a dicembre 2022 guadagna il 2,7% e arriva ai 2.644 euro/mq. Il territorio che si deprezza di più rispetto al 2022 è la provincia di Avellino al -3,1%, che è anche quello più economico (909 euro/mq).

La domanda si presenta disomogenea nel territorio: a fare da traino è il comune di Napoli al +16,5%, mentre la provincia di Caserta, rispetto al 2022, perde il 10,8%. Tuttavia, quest’ultimo è uno dei soli due territori a mostrare una domanda di segno (+2,6%) più nell’ultimo trimestre dell’anno, assieme al comune di Avellino (+12%).

Lo stock in offerta diminuisce in quasi tutti i territori nei 12 mesi, con l’eccezione del comune di Caserta (+2,5%) e della provincia di Napoli (+13%). Negli ultimi tre mesi dell’anno invece tutte le zone mostrano importanti accumuli di invenduto.

Tutti i territori mostrano una rilevante crescita dei canoni rispetto a dicembre 2022, con la sola eccezione della provincia di Benevento (-9,6%). È la provincia di Caserta a mostrare l’incremento più significativo, +15,1%, seguita dal comune di Salerno, +10,4%, che è anche il secondo territorio più caro in regione dietro Napoli (11,1 euro/mq).

La domanda cresce in doppia cifra quasi ovunque: è di nuovo la provincia di Benevento a mostrare segno meno (-4,1%) anche se, guardato ai dati dell’ultimo trimestre, è il territorio dove l’interesse cresce di più (+9,1%).

Nei 12 mesi l’offerta decresce in maniera omogenea in accordo con il trend regionale, trainata dal -30,7% del comune di Napoli.  Tuttavia, l’ultimo periodo del 2023 mostra importanti accumuli di stock in diversi territori, su tutti il comune di Benevento, che registra un +40,6%, e quello di Salerno al +24,8%.

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