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Il bianconero nero su bianco

Il bianconero nero su bianco

A cura di Ruben Romitelli

Analisi di un giornalista innamorato ma obiettivo, che basa le proprie idee partendo sempre da numeri, documenti, fatti. Esattamente ciò che verrà fatto in questo blog

Il bianconero nero su bianco

La Juvecaserta passa di mano ma le 'troppe ferite' non fanno ancora esultare i tifosi

Il neo patron D'Andrea ha annunciato grandi progetti. Dal Palamaggiò alla serie A2, passando per i Bat: servono tanti soldi da mettere in campo per realizzarli

La Juvecaserta è salva? La Juvecaserta tornerà a splendere? La Juvecaserta è finita ancora un volta in una situazione 'border-line'? E', questa, un'operazione per tirarsi fuori dagli incessanti BAT che stanno per piombare dritti sulla società bianconera? L’oramai ex proprietà sta già cercando un titolo tra B e C? Nessuno, al momento, può rispondere a queste domande con certezza.

Ciò che invece bisogna doverosamente dire è che, di certo, si è interrotto un flusso. Il 'repulisti' dichiarato dal nuovo proprietario della Juvecaserta, Nicola D'Andrea, chiude un ciclo che durava da più di un lustro. Le domande incessanti sono però plurime. Pur dando a chiunque il beneficio del dubbio, le dichiarazioni rilasciate dal neo patron sono talmente forti ed ambiziose da destare perplessità.

Facendo solo due conti spiccioli, di danari ne servono davvero tanti: quasi due milioni di euro per l'acquisto del PalaMaggiò, quasi un milione a stagione per una decente stagione di A2, almeno duecentomila euro (andando per difetto) per i BAT già esecutivi che incombono più quelli che potrebbero seguire. Ed è solo l'inizio. Tutto questo in un momento particolare per l'intero vecchio continente, con una pandemia in atto che lascerà dietro di sé tantissime macerie.

Siamo chiari: sono anni che attendevamo annunci del genere, ambiziosi e con progetti che non parlassero solo della mera salvezza societaria. Ma tutto ciò è davvero sostenibile? Queste buone intenzioni sono garantite in modo appropriato?

La Caserta cestistica, ferita innumerevoli volte al cuore in questi ultimi anni, non merita l'ennesima delusione, l'ennesimo teatrino, l'ennesimo nulla di fatto. Ci sono già alcuni conti che non tornano e che non sta a noi svelare in questo momento.

Ci piacerebbe, magari, sapere qualcosa in più da coloro che hanno favorito quest'operazione mettendo in contatto vecchia e nuova proprietà. Perché è troppo semplice spogliarsi di responsabilità, qualora le cose non andassero nel modo giusto, asserendo "io ho fatto solo da tramite". Perché prima di presentare qualcuno ad una persona alla quale tieni, nella vita reale, ti informi un minimo sulla sua affidabilità, sulla sua credibilità. Se non lo si è fatto di responsabilità se ne hanno eccome.

E' normale, dopo tutte le cose successe intorno a questa società, essere scettici. Ci scuserà dunque il neo patron, ma, come dicevamo, godrà, come tutti, del beneficio del dubbio fino a prova contraria. Speriamo dunque di ottenere garanzie e maggiori informazioni nella conferenza stampa che sarà indetta a breve.

Da ultimo è doveroso salutare Carlo Giannoni, ultimo baluardo della Juvecaserta che fu, che ha oggi ufficialmente lasciato dopo oltre 30 anni la carica di addetto stampa: chi scrive talvolta ha avuto con lui frizioni, il signor Giannoni ha sempre avuto un carattere spigoloso, ma è indubbio che anche lui abbia fatto parte della nostra storia e meriti quantomeno un saluto. 

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