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Strage di mafia, Velardi chiamato a raccontare il suo ‘metodo’ da sindaco sotto scorta

Il sindaco di Marcianise presente alla giornata del ricordo della strage di Ciaculli

A 55 anni dalla strage di Ciaculli in provincia di Palermo nella quale vennero uccisi per mano della mafia, e con una Giulietta carica di tritolo, 4 uomini dell'Arma dei Carabinieri, 2 dell'Esercito Italiano, e un sottufficiale del Corpo delle Guardie di P.S. (attuale Polizia di Stato), i familiari di una delle vittime, l'appuntato dei carabinieri Marino Fardelli, hanno inteso organizzare di comune accordo con l'Arma dei Carabinieri e il Comune di Cassino, una commemorazione.

L'evento in programma per il 30 giugno nel giorno in cui, nella frazione agricola palermitana di Ciaculli, avvenne la mattanza. La cerimonia, interamente curata dall'associazione 'Carabiniere Marino Fardelli' in collaborazione con il 'Civico Sociale', trattoria della Legalità, si terrà a Cassino, nella frazione natia del carabiniere assassinato: Caira.

Qui, dopo una breve cerimonia di ricordo, verrà inaugurata una mostra fotografica e video dedicata alla strage di Ciaculli ed a quelle di mafia. L'associazione 'Marino Fardelli' ha inteso organizzare un incontro-dibattito al quale hanno dato la loro adesione nomi illustri del panorama investigativo nazionale. A coordinare i lavori sarà la giornalista Angela Nicoletti. Presenti anche giornalisti minacciati dalla malavita e un imprenditore siciliano, Giuseppe Antoci, da anni sotto scorta. Il filo conduttore dell'incontro sarà l'esperienza raccontata dal generale dell'Arma dei Carabinieri, Pasquale Angelosanto, comandante del Ros che è nato e cresciuto nella comunità di Sant'Elia Fiumerapido, distante pochi chilometri da Cassino. Il generale Angelosanto come lo stesso appuntato Fardelli è stato inviato in Sicilia per tutelare la parte sana della Regione. Una parte di cittadinanza composta da imprenditori e cittadini onesti.

 Il sindaco di Marcianise Antonello Velardi racconterà la sua esperienza di primo cittadino sotto scorta e perchè il 'metodo Velardi' ha rivoluzionato il modo di pensare dei marcianisani e messo in grande difficoltà la camorra che per anni ha gestito la città.

Il giornalista Paolo Borrometi, anch'egli minacciato dalla mafia, spiegherà la mafia dal suo punto di vista. Da quei suoi racconti che hanno portato il boss della caratura di Salvatore Giuliano a volerlo morto. Ettore Rosato, vice presidente della Camera dei Deputati, parlerà invece degli interventi che lo Stato intende prendere a tutela delle terre vessate dalle mafie. Il colonnello Massimiliano Fortino, comandante del Gico di Palermo, per tre anni comandante del Gruppo delle Fiamme Gialle di Cassino, parlerà della sua esperienza nelle due diverse regioni e quali sono le attinenze.

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