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Domenica, 28 Aprile 2024
Attualità Aversa

Giudice di Pace fermo fino a novembre: gli avvocati non ci stanno

Dura presa di posizione del Movimento Forense Napoli Nord: "Ci ritroviamo dinanzi all’ennesima conclamata resa delle istituzioni responsabili? Basta chiacchiere"

La decisione presa dal presidente del Tribunale di Napoli Nord, Luigi Picardi, di bloccare le attività del Giudice di Pace per un mese e mezzo dopo la pausa feriale - e quindi fino a fine ottobre - per consentire all'ufficio di recuperare le pendenze accumulate a causa della carenza di personale ha fatto insorgere gli avvocati.

A criticare la situazione è Luigi Massa, presidente del Movimento Forense Napoli Nord: "Nel mio ruolo di presidente della sezione territoriale di una delle associazioni forensi più rappresentative a livello nazionale non posso tacere dinanzi alla drammatica situazione venutasi a creare in virtù del recente provvedimento con cui si è inteso prevedere la prossima sospensione delle udienze civili presso l’ufficio del Giudice di Pace di Napoli Nord per un mese e mezzo dopo la pausa feriale. Ma davvero siamo a questo punto? Davvero siamo in una condizione talmente critica da imporre decisioni così eccezionali e drastiche? O ci ritroviamo piuttosto dinanzi all’ennesima conclamata resa delle istituzioni responsabili o addirittura, come sembra evocare lo stesso presidente del Tribunale nel decreto in questione, dinanzi ad un disegno di indebolimento e ridimensionamento dell’iniziale progetto giudiziario di Napoli Nord? Ebbene, entrambe le prospettive paiono fin troppo esecrabili per essere vere".

Massa poi sottolinea: "Di certo, nella situazione venutasi a creare, non si può che esprimere, senza riserva alcuna, gratitudine, ammirazione e solidarietà per l’impegno instancabile profuso dal Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Napoli Nord e dal suo presidente Gianluca Lauro, fin dal primo insediamento, per denunciare le criticità di mezzi e personale che affligge gli uffici giudiziari della città di Aversa e dell’intero circondario, proponendo ogni possibile soluzione e sollecitando ogni praticabile intervento, pur nell’abito delle proprie limitate prerogative istituzionali, con l’obiettivo di tutelare la continuità e l’efficacia dell’attività giudiziaria a tutela prima dei cittadini e poi della classe forense. 'Il male oltre il male' denunciato dal presidente Lauro, dunque, coglie nel segno e non può non trovare tutta la nostra associazione e me personalmente al suo fianco, anche e soprattutto nella prospettiva dei prossimi incontri che lo vedranno impegnato con i vertici politici e ministeriali a perorare la causa, non solo del Tribunale di Napoli Nord, ma di tutti gli Uffici giudiziari del circondario, che possono ancora corrispondere al modello virtuoso che si intendeva avessero rispetto alle incancrenite problematiche della giustizia italiana".

E aggiunge: "Un modello che ha però bisogno di chi, sia sul piano politico sia sul piano burocratico, abbia la lungimiranza e il coraggio, non solo di ascoltare le grida di dolore di cui soprattutto le rappresentanze forensi si fanno già carico, ma di intervenire concretamente a modificare una situazione ancora recuperabile. Basta chiacchiere. I problemi sono noti. E anche le soluzioni, a partire dall’adeguamento della originaria, insufficiente e miope, pianta organica".

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