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Stop al trasporto disabili, la rabbia delle famiglie: "Siamo stati abbandonati"

La denuncia di Michele Pisano, presidente dell'associazione 'Bambini simpatici e speciali': "Pronti ad una manifestazione di protesta fuori al Municipio"

"Il trasporto per i disabili è fermo da mesi, siamo pronti a scendere in piazza per una protesta. Dal Comune non arrivano mai risposte". E' questa la denuncia di Michele Pisano, presidente dell'associazione 'Bambini simpatici e speciali' di Orta di Atella che sta portando avanti la sua personale battaglia per far "riattivare il prima possibile il servizio". Dal Municipio sembrerebbe che l'idea sia quella di proporre un bando per il servizio ma così facendo "passeranno altri mesi e chissà quando ripartirà. Ed intanto noi genitori di bambini disabili o autistici siamo costretti a fare immensi sacrifici, qualcuno è anche costretto a lasciare il lavoro".

E' un dramma quello che stanno vivendo decine di famiglie di Orta di Atella che si sono ritrovate, da un giorno all'altro, senza il servizio per il trasporto dei disabili. Pisano, in qualità di presidente dell'associazione, si è fatto portavoce delle istanze e delle richieste dei suoi concittadini interessando anche il Garante dei diritti delle persone con disabilità della Regione Campania, Paolo Colombo così come anche il Ministro degli Interni, Luciana Lamorgese, che "ci hanno dato ragione in tutto perché questo è un servizio indispensabile per i nostri figli. Qualche genitore è stato costretto a rinunciare al proprio lavoro per accompagnare il proprio figlio a fare le terapie. E' impensabile che in Comune non ci siano meno di 3mila euro al mese per garantire il servizio. Abbiamo inviato numerose richieste, anche tramite Pec, ma di documenti ufficiali di risposta nemmeno l'ombra".

E quindi quella rabbia che si trasforma in protesta: "Stiamo organizzando una manifestazione all'esterno del Municipio per far sentire la nostra voce e per essere accolti dalla triade commissariale. Non sappiamo più cosa fare e a chi chiedere aiuto. Servono risposte concrete. E soprattutto immediate". 

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