'Offerta' da 5 milioni per il tempio crematorio a Caserta
Due proposte sul tavolo della giunta Marino che fa partire l'iter
Un maxi progetto di manutenzione ordinaria e straordinaria, con ammodernamento tecnologico degli impianti e dei servizi di illuminazione votiva e, soprattutto, di costruzione di un tempio crematorio. È il piano approvato dalla giunta comunale di Caserta per mettere mano al cimitero, da tempo al centro di critiche di cittadini e gruppi di opposizione per le pessime condizioni in cui versa.
Nella riunione dello scorso 19 marzo Carlo Marino e soci hanno dato il via libera alla messa a gara del project financing da quasi 5 milioni di euro presentato dalla Italgeco scarl, che vede la spesa più consistente (oltre 2 milioni di euro) per la costruzione dell’edificio di cremazione dotato di due linee. Al Comune era arrivata anche una seconda proposta, dalla GlobalSap srl (dal valore di quasi 3 milioni), ma la prima è stata considerata migliore in quanto “prevede un investimento iniziale di gran lunga superiore per quanto attiene la riqualificazione delle strutture cimiteriali esistenti”.
Un progetto che, proprio perché in project financing, non prevede per il Comune alcun onere di spesa. Nei dettagli della delibera si evidenzia come il costo totale di investimento a carico dei privati è pari a 6 milioni e 760mila euro, di cui quasi 5 milioni di solo costo lavori, mentre la concessione agli stessi delle aree e degli impianti durerebbe 30 anni, con un tempo di realizzazioni delle opere di 24 mesi.
Proprio sui tempi crematori non sono mancate polemiche nelle ultime settimane. A seguito dell’inaugurazione della prima struttura di questo tipo in provincia di Caserta, il consigliere regionale casertano Gianpiero Zinzi aveva portato il caso all’attenzione della giunta guidata da De Luca, mettendo in guardia dal rischio di un nuovo “business” incontrollabile in mancanza di una pianificazione regionale.
