Tassa sui loculi, i revisori 'stoppano' la battaglia dei consiglieri

Il collegio dei revisori dei conti del Comune di Caserta ‘bacchetta’ alcuni consiglieri comunali per una richiesta ‘insolita’. Oggetto del contendere è la ormai nota tassa sui loculi, argomento che ha scatenato nelle scorse settimane un putiferio tra i cittadini, con piogge di accuse all’amministrazione per il balzello da 8 euro sui loculi delle cappelle private e delle edicole funerarie.

Nel prossimo consiglio comunale del 5 giugno si dovrà discutere anche di una mozione che chiede proprio l’eliminazione di tali tariffe. Per questo cinque consiglieri comunali (Domenico Maietta, Lorenzo Gentile, Filippo Mazzarella, Liliana Trovato e Mario Russo) hanno chiesto un parere al collegio dei revisori.

Una mail arrivata al collegio lo scorso febbraio, che ha risposto ‘per le rime’. Il presidente Michelina Bruno è stata costretta a ricordare al presidente del consiglio comunale Michele De Florio e al segretario generale Luigi Martino di “richiedere pareri allegando formali proposte di deliberazioni consiliari contenenti i pareri di regolarità tecnica e contabile”.

Il collegio poi spiega come la delibera contenente le tariffe cimiteriali “è stata assunta in osservanza degli obblighi prescritti in materia di determinazione delle tariffe per i servizi a domanda individuale”, e che la revoca della delibera “non avrebbe alcun effetto sulle tariffe attualmente in vigore. Inoltre - si legge nel parere del colleggio dei revisori - trattandosi di tariffe relative a servizi di pubblica utilità obbligtori, occore che sia rispettato un principio di elementare prudenza e di razionalità nell'erogazione delle spese pubbliche, ai fini della salvaguardia degli equilibri di bilancio".

Sullo sfondo della vicenda della “tassa sui loculi” ci sono gli attriti nella maggioranza del sindaco Carlo Marino, e capire quindi cosa farà il resto dei consiglieri. I rapporti con i rappresentanti di Democratici per Caserta sono tesi da settimane, tanto che Maietta, Mazzarella e Gentile non si sono neanche presentati alla riunione di maggioranza convocata per mercoledì scorso nella sala del Principino al Belvedere di San Leucio-