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Asl condannata dopo la denuncia dei genitori di un bambino autistico

Il ricorso al Tar per aver 'saltato' la sperimentazione ABA dopo l'approvazione delle pratiche

L’Asl di Caserta condannata dal Tar della Campania (sesta sezione, presidente Paolo Passoni) per aver ‘costretto’ la famiglia di un bambino autistico a dover reinserirsi nella graduatoria per i centri specializzati nella terapia sperimentale ABA, nonostante fosse già stata approvata la loro pratica per seguire il percorso.

Un caso denunciato al tribunale amministrativo dai genitori di un bambino di San Marco Evangelista, che erano riusciti a farsi approvare le pratiche per l’inserimento nella terapia recentemente oggetto di scontro proprio tra genitori e Asl. Come evidenziato nel ricorso al Tar campano, tra l’approvazione della pratica e l’inizio dell’iter erano ormai scaduti i termini di 180 giorni che vengono pagati dall'Asl, con la famiglia costretta così a ricominciare da zero le pratiche e ripartire dalla graduatoria in cui sono ‘in fila’ circa 700 bambini.

La vicenda, tramite gli avvocati difensori Di Palo e Adinoldi, è finita al Tar, che ha dato ragione ai familiari del bambino. Nell'ordinanza viene infatti sancito che il conteggio dei giorni deve partire dalla partenza effettiva del percorso medico. I giudici rilevano infatti che “il contratto terapeutico, oggetto di contestazione, non appare idoneo a definire l’effettiva cornice entro cui si stabilisce il progetto di cura, omettendo di indicare utili e praticabili condizioni per cui possa svolgersi un adeguato percorso terapeutico”. Una decisione che segna una svolta per le tante famiglie impegnate nelle cure dei loro bambini.

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