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Stralciata la proroga alle cave per il Policlinico, la Regione fa marcia indietro

Oliviero esulta: "Devastanti criticità". Zinzi: "Doveroso passo indietro". A Caserta convocato consiglio comunale, Boccagna: "Temiamo ancora un colpo di coda con un emendamento"

Il pressing sulla giunta regionale della Campania per la delicata questione sulla proroga dell'operatività nelle cave a ridosso del Policlinico di Caserta ha portato ad un primo risultato: l'assessore regionale Cinque ha infatti annunciato che l'articolo 4 della legge Semplificazioni, proprio quello che riguardava la possibilità di concedere alle aziende di continuare le attività fino all'apertura del Policlinico, è stato stralciato dal provvedimnento.

“Mentre la Commissione Attività Produttive è ancora alle fasi iniziali, per l’approvazione della Legge di Semplificazione, la Giunta ha annunciato di eliminare dal testo l’articolo 4, che legava la proroga delle concessioni alle cave circostanti, solo all’effettivo avvio attività di assistenza o di ricerca nel Policlinico di Caserta" ha affermato il consigliere regionale del Pd Gennaro Oliviero che si è dichiarato "assolutamente soddisfatto di questa scelta della Giunta De Luca. Ha pienamente condiviso le devastanti criticità che avevo spiegato nel caso una norma del genere fosse stata approvata. Di per sé, la norma trovava una propria giustificazione, ma quando ho chiesto di effettuare una ricognizione sullo stato dell’arte riguardante il lavori del Policlinico, ci si è resi conto che i ritardi accumulati, trasformavano la sostanza della legge in una proroga a lunga scadenza. A questo punto, dopo questo mezzo passo falso a cui si è posto veloce rimedio, chiedo un altro sforzo a questa Amministrazione della Regione Campania: far di tutto per concludere, nel minor tempo possibile, i lavori per la nuova sede dell’Azienda Ospedaliera Universitaria casertana" ha concluso Gennaro Oliviero.

A Caserta città, intanto, è stato convocato un consiglio comunale ad horas per mercoledì mattina alle ore 9 per affrontare la delicata vicenda. La seduta si terrà lo stesso anche perché, come sottolinea il capogruppo Pd Andrea Boccagna, "pur prendendo atto del ritiro del provvedimento, la nostra attenzione non calerà. Temiamo che possa esserci qualche colpo di coda con un emendamento che potrà essere ripresentato in consiglio regionale".

Soddisfazione per la marcia indietro della giunta regionale è stata espressa anche dal segretario provinciale del Pd Emiddio Cimmino: "Sarebbe stato ingeneroso sottovalutare una questione lungamente dibattuta in città, una battaglia partecipata storicamente dal PD, anche quando era all’opposizione, per il bene della città di Caserta e di tutto il circondario. Ma tutto è bene ciò che finisce bene, e per questo ringraziamo il Presidente De Luca e la Giunta Regionale che hanno accolto il nostro “disperato” appello".

Per il consigliere regionale di Caserta Città Gianpiero Zinzi si è trattato di una "doverosa marcia indietro della Giunta regionale. Ci auguriamo che questa folgorazione sulla via di Damasco sia motivata da una reale attenzione nei confronti della salute dei cittadini, e non da interessi politici, e che si traduca anche in un impegno in favore del costruendo Policlinico".

Di "imbarazzante e doverosa retromarcia della giunta regionale" ha parlato Vincenzo Viglione, consigliere regionale casertano del Movimento 5 Stelle : "Assoggettare l’opera all’inizio dell’attività di assistenza e ricerca di una struttura attesa già da troppi anni avrebbe significato condannare quella gente a subire un danno ambientale di conseguenze incalcolabili. Dopo aver presentato un emendamento soppressivo e denunciato la vicenda, la giunta si è vista costretta a ritirare un provvedimento a tutto vantaggio di cavaioli senza scrupoli e con seri danni per l’ambiente e un possibile rischio idrogeologico”.

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