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Venerdì, 19 Aprile 2024
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Emergenza Sprar dopo il blocco dei fondi dal Ministero: la città risponde

Raccolti 12mila euro e banco alimentare degli scout. I volontari: "Mancano soldi per cibo e farmaci"

Una vera e propria rete di solidarietà quella che si è attivata per i migranti ospiti del progetto Sprar di dopo che il Ministero dell'Interno non ha erogato i 660mila euro previsti come finanziamento per l'anno 2018.

Già nella giornata di ieri in tanti sono scesi in piazza per difendere e preservare un progetto che rappresenta un’enorme ricchezza sociale per tutta la città. Ma non solo. La rete di solidarietà che ha risposto stringendosi attorno allo SPRAR di Caserta ha raccolto nel giro di pochissimi giorni ben 12.000 euro, che certamente non bastano ad uscire dalla crisi ma che restituiscono immediatamente ossigeno e tanta speranza. Hanno risposto presente anche gli Scout del gruppo AGESCI CASERTA 5 che hanno organizzato, a partire da oggi, un banco di raccolta alimentare presso il Supermercato Decò di via Cilea, in zona Parco Degli Aranci.

Giuseppe Vozza, capo e coordinatore dei gruppi Scout di Caserta, riprendendo le parole de “La Scelta Di Accogliere” il documento approvato durante il 45esimo Consiglio Nazionale dell’ Agesci lo scorso aprile a Bracciano: “Noi scegliamo di accogliere e ci impegniamo ad essere, nelle comunità in cui viviamo, testimonianza concreta di accoglienza, segni di speranza e di vita, anticipatori di futuro, indirizzando le nostre attività a chi oggi sul nostro territorio è più fragile” e a “sostenere concretamente i progetti di protezione e accoglienza di chi ancora oggi rischia di perdere la vita nella ricerca della propria sicurezza”. Parole che fanno eco a quelle pronunciate da Don Ciotti durante lo stesso incontro: “Accogliere oggi è un atto sovversivo: è la porta attraverso cui il singolo diventa persona, perché l'accoglienza è la vita che riconosce la vita."

Intanto la manifestazione di sabato pomeriggio è servita anche a lanciare l'allarme dopo il blocco dei fondi da parte del Viminale. "Un fatto gravissimo per l’intera comunità casertana - fanno sapere dal Centro Sociale ex Canapificio - per la quale il Progetto, nato nel 2007 e in funzione fino a dicembre 2019, rappresenta un concreto esempio di inclusione sociale, di impegno nella riqualificazione del territorio e di tutela dei diritti per tutti, italiani e immigrati".

Lo Sprar di Caserta, che ha come Ente Capofila il Comune, attualmente ospita 160 beneficiari ed è considerato un’eccellenza in tutto il Paese. Ha dimostrato negli anni che l’accoglienza si può coniugare con l’economia locale, con le battaglie ambientali, con il sostegno al reddito per le famiglie italiane in difficoltà, in un processo virtuoso di "inclusione bilaterale" in cui italiani e immigrati sono fianco a fianco nel miglioramento delle proprie condizioni di vita.

"La mancata erogazione dell’ultima tranche del finanziamento del 2018 (circa 660.000 euro) - proseguono i volontari - sta provocando una vera crisi economica per tutto il tessuto cittadino. Non ci sono più fondi per pagare la spesa alimentare, i farmaci, gli affitti dei 23 appartamenti dove vivono i beneficiari, i tirocini alle decine di aziende coinvolte e gli stipendi dei 40 lavoratori del progetto. Una situazione assolutamente assurda, per la quale richiediamo una risposta concreta e immediata da parte delle istituzioni". 

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