“Nessuna ruspa abbatterà alberi e nessuna nuova cubatura verrà realizzata, ma si può pensare soltanto eventualmente di ripristinare quelle il cui stato di conservazione lo consenta e/o di dislocare quelle oramai non più riutilizzabili”. È l’accordo comune, almeno a livello verbale, tra le diverse istituzioni che questa mattina hanno effettuato un sopralluogo nell’area del Macrico di Caserta, il secondo ‘polmone verde’ del capoluogo dopo la Reggia, al centro da anni di una intricata vicenda che vede coinvolti Comune, Istituto Diocesano per il sostentamento del clero (proprietari dell’area) e i comitati cittadini.

All’incontro erano presenti il sindaco di Caserta Carlo Marino, il presidente dell’IDSC don Antonio Aragosa, rappresentanti dell’industria e dei comitati cittadini e i parlamentari casertani del Movimento 5 Stelle Marianna Iorio, Antonio Del Monaco e Agostino Santillo.

Il sopralluogo nel Macrico

Proprio il deputato di Casapulla ha raccontato come i presenti abbiano potuto percorrere “solo la parte che era possibile visitare in sicurezza, poiché dopo 20 anni di chiusura e incuria, i pericoli sono evidenti. Il sopralluogo è servito soprattutto a renderci conto delle possibilità che questo polmone verde offre, perché di verde ce n’è davvero tanto e questo deve essere tutelato e curato per essere goduto dalla cittadinanza”.

Il parlamentare grillino ha ribadito che, dopo i vertici in Comune e il sopralluogo nell’area, è ora “di pensare ai progetti. Dal rivedere quelli presentati in questi anni, alle nuove proposte che potrebbero nascere. Ma l’unico scopo deve essere chiaro: il Macrico sarà dei cittadini e per i cittadini”.