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Nuova giunta, il sindaco vuole continuità. E denuncia 'pressioni' da funzionari del Comune

Velardi: "Vogliono tirarmi per la giacca, mischiando politica con affari"

Un avviso agli 'alleati' ed uno ai 'dirigenti e funzionari' del Comune. In questa caldissima giornata di agosto, il sindaco di Marcianise Antonello Velardi è tornato a dire la sua su un argomento che aveva tralasciato negli ultimi mesi, in cui la sua amministrazione comunale è stata più volte ad un passo dal capitolare.

Ma adesso, passato lo scoglio dell'assestamento di bilancio (votato la scorsa settimana in Consiglio pur con qualche affanno) Velardi è tornato a dire la sua. Pubblicamente. "La discussione è in atto ed è una discussione complicata perché per parte mia sono stato e sono chiaro: si va avanti nella continuità piena, secondo il percorso tracciato, senza stare a fare le pagliacciate. Per il bene di Marcianise, e questo lo dico con radicale convinzione. Aspetto che la discussione su quello che sarà un maggiore coinvolgimento dei gruppi e dei partiti politici - da loro chiesto e da me accettato - si completi ed approdi ad un risultato condiviso da tutti. Ogni altro tentativo è semplicemente una partita personale, non più politica". Parole che lasciano intendere che l'azzeramento chiesto a gran voce dagli alleati (Pd, Campania Libera e Campania in Movimento) diventerà molto più facilmente un rimpasto, visto che "nel segno della continuità" qualche assessore attualmente presente sarà riconfermato (le ipotesi sono quelle delle due donne, Angela Letizia e Cinzia Laurenza).

Ma Velardi torna a parlare anche di pressioni che starebbe subendo "da quei dirigenti e funzionari comunali che pensano di tirarmi per la giacca, facendo sponda con questo o quel politico, mischiando la politica con gli affari. E' già accaduto, ora la storia si ripete. Ribadisco ciò che ho già detto nel passato e più recentemente: le intimidazioni non mi hanno fatto mai paura. Figuriamoci se mi fanno paura adesso che, a Marcianise, la città ha capito chiaramente chi sono questi delinquenti, che rapporti hanno con la politica e con l'imprenditoria del riciclaggio. L'ha capito benissimo, la città; ha capito quale criminale azione è in corso nei miei confronti. Non mi piego, temo solo la disperazione di questi burocrati e dei loro politici di riferimento in una fase cruciale dove hanno tutto da perdere e mettono in campo ogni mezzo: sono impazziti e sono disposti a tutto. Attenzione, voglio essere chiaro: temo per loro, non per me. Si faranno male da soli. Diciamo che, così facendo, si stanno avvicinando al termine della corsa".

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