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Stop al depuratore, i sindacati contro Velardi: “Difendi l’ambiente solo a parole”

Scoppia la polemica tra Rsu e sindaco dopo il parere negativo del Comune per l’autorizzazione dell’impianto

Sindacati e lavoratori rimasti “di sasso” dopo la durissima presa di posizione del sindaco di Marcianise Antonello Velardi sul depuratore dei Regi Lagni nella zona di Ponteselice, con il primo cittadino che nella giornata di sabato ha annunciato la decisione del Comune di esprimere parere negativo all’autorizzazione per l’impatto ambientale dell’impianto.

Come denunciato dalle Rsu di Fim Cisl e Fiom Cgil, “la mancata autorizzazione, di fatto, potrebbe non consentire la rifunzionalizzazione degli impianti di depurazione oramai vetusti e l’installazione di nuovi impianti tecnologicamente in grado di fornire un adeguato sistema di depurazione delle acque”.

Poi una risposta alle accuse sui dipendenti che lavorano nel settore: “Come lavoratori dei depuratori di Marcianise, abbiamo condotto una battaglia, insieme al sindacato, oramai più che decennale per sollecitare la proprietà degli impianti, la Regione, a rendere efficienti i siti di depurazione per fornire il giusto servizio agli utenti. Prima di sparare sentenze ci si potrebbe documentare con i comunicati che abbiamo prodotto, le denunce all’Asl, gli incontri in Prefettura e in Regione. Abbiamo sempre coniugato i nostri diritti di lavoratori con i diritti dell’utenza. Abbiamo condotto lotte in questo senso, insieme al sindacato, quando la politica locale, compresa quella attuale, era completamente assente. Abbiamo portato avanti questi depuratori con la nostra professionalità, nonostante la mancanza di investimenti e senza il supporto di chi doveva garantire sicurezza ambientale per i lavoratori. Abbiamo fatto il nostro dovere anche quando siamo rimasti sei mesi senza stipendio e i sindaci locali li abbiamo visti col cannocchiale alle nostre vertenze. Sindaco sei mai rimasto sei mesi senza poter sfamare la tua famiglia nonostante continuassi a fare il tuo lavoro? Abbiamo fatto scioperi e manifestazioni per chiedere alla proprietà di mettere mano a impianti obsoleti. Ci abbiamo rimesso soldi. Potevamo restare con le mani in mano, come talvolta accade in alcuni uffici pubblici, e aspettare lo stipendio alla fine del mese. Non lo abbiamo mai fatto perché crediamo che il nostro compito sia importante. Perché la difesa dell’ambiente, prima ancora che attraverso il preziosissimo lavoro del sindaco, passa attraverso il nostro lavoro quotidiano”.

Poi i sindacati passano all’attacco, durissimo, contro Velardi sulle questioni ambientali: “Noi l’ambiente lo difendiamo veramente tutti i giorni sporcandoci le mani. Tu come lo difendi, a parte diffamarci con falsità? A noi certo manca documentare su Facebook la nostra attività quotidiana, potremmo farlo certo ma forse è più utile passare il nostro tempo a cercare di fare al meglio delle nostre possibilità il nostro lavoro.  Il depuratore non inquina caro sindaco. Di certo non depura bene, ne siamo consapevoli e lo abbiamo denunciato in più occasioni. Lo diciamo da secoli, inascoltati. Tu sei uno di quelli che non ci ha ascoltati, insieme alla Regione e a diverse altre istituzioni. Di certo se vengono bloccati i lavori di rifunzionalizzazione gli impianti non depureranno come dovrebbero e continueranno a puzzare. Ma la burocrazia ha le sue necessità, lo comprendiamo. Così come l’impellenza di postare sciocchezze su Facebook. Tuttavia, la mancanza di competenza, non è la cosa che ci indigna di più. E’ la tua completa mancanza di rispetto dei lavoratori che ci lascia esterrefatti. Cosa intendi dire con “verificate chi sono i dipendenti”? Se c’è qualcosa di marcio nei depuratori fai i nomi, denuncia, noi saremo dalla tua parte in una battaglia per la legalità. Ma non mancarci di rispetto. Tu la difesa dell’ambiente la fai a parole, noi la facciamo mettendo anche a rischio la nostra vita, operando in un ambiente difficile, anche per causa di chi il proprio lavoro lo fa solo con le parole. Parli di diritto alla salute dei cittadini. Noi, con tutto il rispetto, ne abbiamo cominciato a parlare un po’ prima di te. Vieni a trovarci, passa una giornata con noi. Vieni a vedere di persona la condizione degli impianti. Partecipa con noi alla nostra lotta per i nostri diritti di lavoratori e per i diritti degli utenti di una vera depurazione delle acque”.

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