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Martedì, 23 Aprile 2024
Attualità San Cipriano d'Aversa

Il Comune vince la battaglia al Consiglio di Stato sull’isola ecologica

Annullata la condanna del Tar dopo il ricorso della Co.Ra Costruzioni sulla gara di appalto

Vince il “ricorso in appello” il comune di San Cipriano d’Aversa contro la Co.Ra.Costruzioni S.r.l. Il Consiglio di Stato esprime parere favorevole e respinge la sentenza di primo grado pubblicata l’11 aprile del 2018. A distanza di quasi un anno arriva il riscatto. La questione riguarda un bando di gara pubblicato il 7 novembre del 2016 con il quale il Provveditorato Interregionale delle Opere Pubbliche di Campania e Molise indiceva, per conto del comune di San Cipriano d’Aversa, una procedura aperta per l’affidamento di lavori per la realizzazione di un’isola ecologica, nonché fornitura di attrezzature a supporto della stessa e della raccolta dei rifiuti solidi urbani nel territorio sanciprianese.

All’esito delle operazioni di gara, a cui avevano partecipato quattro concorrenti, prima graduata risultava la San Paolo Appalti s.r.l. Da qui scatta il ricorso del secondo classificato, appunto la Co.Ra. Costruzioni s.r.l., che riteneva l’offerta troppo bassa e quindi anomala, accolto dal Tar della Campania e che dichiara l’illegittimità del provvedimento di aggiudicazione.

Il Collegio però non si pronuncia sulla domanda di “annullamento” in quanto, nel frattempo, i lavori nel febbraio del 2018 erano stati ultimati. L’amministrazione Caterino non ci sta e fa ricorso in appello. E arriva quindi la notizia che il Consiglio di Stato ha respinto la sentenza di primo grado con cui condannava il comune di San Cipriano d’Aversa e il Provveditorato a risarcire il danno di mancata aggiudicazione a favore della società ricorrente.

Dalla sentenza del Consiglio di Stato, pubblicata il 5 marzo scorso si legge: “Non esiste anomalia alcuna. Il Tar aveva accolto il ricorso ritenendo che l’offerta doveva essere esclusa in quanto incongrua, in quanto non risultando giustificati i costi delle opere migliorative offerte. Tutto questo si fonda sull’erroneo presupposto della identificazione tra valore delle migliorie e costo delle migliorie. L’aggiudicataria ha indicato il valore di mercato delle migliorie che offriva, ma altra cosa è, evidentemente, il costo che deve sostenere per realizzarle, che è certamente inferiore al valore di mercato. Erroneamente il Tar ha ritenuto l’offerta incongrua rispetto al valore, ingiustificatamente identificato con il costo che l’aggiudicataria avrebbe dovuto sostenere”.

Grande soddisfazione del sindaco Vincenzo Caterino che così commenta: “Sono molto soddisfatto di questa sentenza. Non solo abbiamo realizzato una delle più belle isole ecologiche della provincia di Caserta ma lo abbiamo fatto con un prezzo così basso da ingenerare un contenzioso. Abbiamo quindi garantito il massimo del risparmio e dell’efficienza della spesa”.

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