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Il sindaco lascia un'altra stoccata al parroco sulla festa del Crocifisso

"Senza il Comune non si sarebbe fatta". E sui soldi raccolti: "Quanti sono e come sono stati spesi?”

La festa si è conclusa, le polemiche no. Con un post al vetriolo il sindaco di Marcianise Antonello Velardi è tornato ad attaccare don Paolo Dello Stritto, parroco del Duomo e guida del comitato per la Festa del Crocifisso.

Nelle scorse settimane l’Ente si era tirato fuori dall’organizzazione lasciando ‘mani libere’ al parroco, oltre ad un finanziamento di 15mila euro, dato che non si era riusciti a realizzare un comitato unico per i festeggiamenti, sia religiosi che civili.

“Devo riconoscere - è la stoccata di Velardi - che senza l'azione forte e decisa del Comune anche quest'anno la festa non ci sarebbe stata. Si sarebbe limitata alle funzioni nel duomo, quindi si sarebbe ristretta al solo mondo religioso. È stata invece una bellissima festa, abbiamo ricevuto i complimenti di tutti. Complimenti che non sono diretti a me, ma a tutti quelli che hanno dato il loro contributo. E sono molti: i privati, gli enti, le associazioni, gli imprenditori, i dirigenti e i funzionari comunali, l'amministrazione comunale e il Consiglio nelle sue varie articolazioni. Ognuno è stato preziosissimo. A loro va anche il mio grazie personale”.

Velardi non si ferma e lancia altre due “osservazioni, sempre senza polemica”. In realtà seguono altre due bordate nei confronti di don Paolo: “Il comitato autonominatosi e guidato dal parroco del duomo ha raccolto fondi per la festa ma non si è mai capito né a quanto ammonta la cifra né a cosa sono serviti quei soldi: per le funzioni religiose o anche per le iniziative di partecipazione popolare?”. 

Altra ‘botta’ al parroco arriva sul contributo: “Al comitato il Comune ha attribuito (regalato) 15mila euro, usati per le luminarie: perché l'unico luogo non illuminato era proprio la piazza del Comune? "Sic transit gloria mundi", è il caso di dire. Il Crocifisso per tutti i marcianisani è una questione molto importante per essere oggetto di piccolezze umane. "Perdonateli, non sanno quello che fanno", è scritto da qualche parte nelle Sacre Scritture”.

Neanche il clima di festa ha reso meno aspro lo scontro tra sindaco e parroco…

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