rotate-mobile
Attualità

"Una medaglia in petto". Salvini sfida il centro sociale di Caserta

Il ministro dell'Interno replica così all'annuncio di querela degli attivisti dell'Ex Canapificio posto sotto sequestro

Si fa sempre più teso ed incandescente il rapporto tra il ministro dell’Interno Matteo Salvini e i rappresentanti del centro sociale Ex Canapificio di Caserta, finiti nel mirino del leader leghista dopo il sequestro disposto dalla Procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere dove venivano organizzati i corsi dello Sprar per i migranti, gestiti proprio dal Csa Ex Canapificio.

Salvini infatti aveva utilizzato la sua ormai ‘celebre’ frase, “la pacchia è finita”, per commentare il blitz dei carabinieri del Nucleo investigativo per porre i sigilli alla struttura, che secondo i magistrati sarebbe a rischio crollo. Una vicenda salita alla ribalta delle cronache nazionali, tanto da non sfuggire al ministro dell’Interno che aveva accusato gli attivisti del centro sociale di fare “business sui fratelli immigrati”.

Parole che avevano provocato la reazione dell’Ex Canapificio, con l’intenzione di sporgere querela contro il leader della Lega. “Una querela che vale una medaglia”, ha risposto piccato il ministro dell’Interno su Twitter, in un clima sempre più difficile.

Sabato intanto è attesa la manifestazione di sostegno al centro sociale: a Caserta ci saranno numerose associazioni e semplici cittadini che, con un corteo che attraverserà il Capoluogo, faranno sentire la loro voce a sostegno delle attività dell’Ex Canapificio.

In Evidenza

Potrebbe interessarti

"Una medaglia in petto". Salvini sfida il centro sociale di Caserta

CasertaNews è in caricamento