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Studenti casertani in fuga, l’università taglia i posti per le professioni sanitarie

A Maddaloni disattivato il corso di laurea in Infermieristica. La Cisl lancia l’allarme

Poter accedere alla formazione universitaria dei nuovi professionisti sanitari (infermieri, tecnici sanitari, fisioterapisti, logopedisti, ostetriche) in provincia di Caserta è una “mission impossible”, nonostante Terra di Lavoro possa vantare la presenza sul territorio dell’Università della Campania ‘Luigi Vanvitelli’. Il motivo? La drastica riduzione dei posti disponibili nelle strutture dell’Asl e dell’azienda ospedaliera.

I NUMERI DEL PROBLEMA

 A denunciare una ‘fuga di cervelli’ è la Cisl, tramite i suoi segretari Nicola Cristiani e Franco Della Rocca, che puntano il dito contro il percorso tribolato che sono costretti a compiere i giovani casertani. “Dati alla mano – spiegano dal sindacato - in provincia di Caserta sono disponibili soltanto 55 posti per il Corso di Laurea in Infermieristica a fronte di 615 di Napoli, 165 di Avellino, 160 di Salerno e 80 di Benevento. Stessa drammatica carenza per le altre professioni, alcune del tutto assenti sul nostro territorio, mentre altre sono presenti solo marginalmente: 15 posti al Corso di laurea per Tecnici di Laboratorio Biomedico attivo presso la ASL di Caserta, 8 posti per Tecnici di Radiologia e 8 posti per Ostetrica attivati presso l’Azienda Ospedaliera di Caserta. Dati, che in proporzione alla popolazione residente per ogni provincia Campana, risultano drammatici e oltremodo penalizzanti per Caserta”.

STOP AL CORSO DI LAUREA A MADDALONI

Dal sindacato arriva quindi l’accusa di “cattiva programmazione” del fabbisogno formativo fatta dalla Regione e dall’Università, che ha portato alla disattivazione del corso di laurea in Infermieristica dell’Università “Vanvitelli”, ospitato dal 2011 presso una struttura del Comune di Maddaloni. “Questo – spiegano Cristiani e Della Rocca - rappresenta un duro colpo all’immagine della città di Maddaloni e più in generale alla Provincia di Caserta, nonché per la stessa Asl di Caserta che lo gestiva dal punto di vista didattico”.

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