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Scuole 'spacchettate', si valuta il ricorso al Tar. Genitori manifestano sotto il Comune

Si organizza la protesta contro il piano varato dal Comune. Quattro consiglieri di Caserta nel Cuore firmano mozione per chiedere il ritiro immediato. Anche la Lega contraria: "Confusione incredibile"

Dalle parole ai fatti. Dopo le polemiche sui social, i genitori stanno organizzando la protesta nei confronti dell'amministrazione comunale di Caserta che ha praticamente stravolto tutta la geografia delle scuole del Capoluogo, col rischio che molti alunni dovranno cambiare insegnanti, con tutto quello che può significare ciò nel percorso formativo dei più piccoli. Per questo motivo, i genitori stanno organizzando una manifestazione di protesta per sabato mattina sotto il Comune di Caserta (in piazza Vanvitelli) sperando che il loro grido di protesta venga raccolto dal sindaco Carlo Marino e dall'assessore alla Pubblica Istruzione Mirella Corvino. Ed in attesa dei possibili risvolti, la pagina Facebook dell'istituto De Amicis-Da Vinci è stata listata a lutto.

Sul piano formale, questa mattina è stata anche protocollata una mozione firmata dai consiglieri di Caserta nel Cuore Emilianna Credentino, Nicola Garofalo, Alessio Dello Stritto e Massimiliano Marzo con la quale si chiede ufficialmente di ritirare immediatamente la delibera di giunta relativa al piano di dimensionamento scolastico 2020-2021. "Il dimensionamento scolastico - si legge - causa, nella maggior parte dei casi, la perdita della cattedra degli insegnanti perché i criteri di individuazione dei docenti perdenti posto prevedono che gli ultimi arrivati per mobilità, indipendentemente dal punteggio, saranno collocati in fondo alla graduatoria e saranno i primi ad essere individuati nel caso di contrazione dell'organico". Ed ancora: "Il piano non rispetta il principio della territorialità sul quale dovrebbe fondarsi e il suo impianto pregiudicherebbe il funzionamento ottimale della scuola pubblica della città di Caserta. I genitori degli alunni hanno firmato un documento di protesta e docenti e dirigenti hanno formalmente dichiarato il loro dissenso per il fatto che il piano sia stato approvato senza ascoltare e prendere in considerazione le proposte giunte all'amministrazione da parte loro".

E mentre i genitori, insieme ad alcuni dirigenti scolastici, stanno valutando l'ipotesi di presentare anche un ricorso al Tar Campania contro la delibera del Comune di Caserta, arriva la netta presa di posizione anche della Lega di Caserta. "Questo piano è sbagliato - affermano senza usare mezzi termini Finizio Di Tommaso e  Domenico Varone, rispettivamente commissario cittadino e riferimento politico delle periferie di Caserta - perché da quanto si è appreso non rispetta il principio della territorialità sul quale il piano dovrebbe fondarsi. La delibera prevede una ridistribuzione delle classi tra le scuole della città. In particolare, dal prossimo anno scolastico le 18 classi del Parco degli Aranci, dove è allocata anche la direzione didattica, finirebbero alla scuola Vanvitelli. Come evidenziato da un documento del consiglio di circolo della scuola, si tratterebbe di una scelta non in linea a quelle dettate dal ministero, dal momento che, il quinto circolo, sarebbe l’unico a non aver fatto registrare un calo di iscrizioni. Oltre alle 18 classi del parco degli Aranci, infatti, ce ne sono 14 in via Rossini, 5 a Tuoro a cui si devono andare ad aggiungere le quattro classi dell’infanzia del Parco Cerasola, le 3 del Parco Habitat, le 3 del Parco Aranci e quella di Santa Barbara. Praticamente con queste divisioni si è creata una confusione incredibile".
 

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