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Caserta nella storia: 73 anni fa la resa dei tedeschi in Italia

L'accordo siglato alla Reggia tra le forze alleate ed i nazifascisti sancì la fine della seconda guerra mondiale

Caserta nella storia mondiale. Il 29 aprile 1945 all'interno dei saloni della Reggia venne firmato l'atto di resa delle forze nazifasciste in Italia. La situazione bellica volgeva al termine con le forze alleate, che avevano insediato il loro quartier generale proprio nel Palazzo borbonico, che ormai avevano conquistato anche il nord Italia, sfondando la linea Gotica e raggiungendo Bologna e Ferrara.

Il 28 aprile i rappresentanti dello stato maggiore del comando supremo alleato nel Mediterraneo gen. William Duthie Morgan, capo di stato maggiore, con il suo vicecapo gen. Lyman Louis Lemnitzer, gen. Terence Sydney Airey, responsabile dei servizi d'informazione, amm. H. A. Packer, capo di stato maggiore per la Marina, gen. C. F. Cabell, capo di stato maggiore per l'Aeronautica, ricevettero alle 18 i plenipotenziari tedeschi col. Viktor von Schweinitz e magg. Eugen Wenner. Ad essi fu chiesto di presentare le credenziali: il primo affermò di agire in rappresentanza di Vietinghoff, comandante dell'Armata 'C', comandante in capo della zona europea Sudovest e della Wehrmacht in Italia, ed il secondo in rappresentanza di Wolff, ambedue con pieni poteri seppur entro i limiti degli ordini da loro ricevuti; Wenner aggiunse di avere la delega con pieni poteri da parte di Graziani.

Fu successivamente mostrato loro il dispositivo di resa, che doveva essere esaminato ed accettato o meno entro le 21. I due tedeschi, in abito civile, avendo accettato le condizioni ultimative consegnate da Morgan nel pomeriggio, l'indomani 29 aprile alle 14 firmarono ufficialmente l'atto di resa.

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