E' ufficiale: la Regione revoca i fondi per il biodigestore a Caserta
Comune 'troppo lento', i finanziamenti saranno dirottati altrove. Ma il progetto non è ancora "sotterrato"
La Regione Campania ha ufficialmente revocato il finanziamento per il biodigestore che il Comune di Caserta voleva realizzare in località Ponteselice, nella zona Asi.
E’ quanto ha messo nero su bianco la dottoressa Lucia Pagnozzi in una missiva inviata, la scorsa settimana, a Palazzo Castropignano. Dall’atto si evince che il finanziamento per il biodigestore è stato revocato “per l’impossibilità di codesto ente di raggiungere l’obiettivo entro il termine ultimo indicato del 31 dicembre 2022”. Soldi persi, dunque, perché l’amministrazione comunale guidata dal sindaco Carlo Marino non riuscirebbe a centrare l’obiettivo di appaltare i lavori entro la fine dell’anno. Questo scrive la Regione Campania nella comunicazione ufficiale.
Ma questa decisione, se da un lato farà felice chi era contro l’impianto dei rifiuti a ridosso del quartiere Acquaviva, che tanti dubbi aveva creato anche in senso alla maggioranza, al punto da spingere lo stesso Marino ad annunciare una rivisitazione del progetto iniziale (soprattutto sulla localizzazione), non deve essere considerata ancora come “definitiva”.
Il progetto, infatti, come conferma la stessa Regione Campania, resta ancora in essere. “La revoca - spiega la funzionaria della Regione - non incide e non estingue il procedimento incardinato presso lo staff tecnico amministrazioni Valutazioni ambientali di verifica di assoggettabilità a Via del progetto definitivo dell’impianto che potrebbe, qualora ne sussistano i presupposti, essere finanziato coi fondi della nuova programmazione 2021/2027”.
In parole povere, il progetto è ancora sul tavolo e se dovesse ottenere il via libera da parte della Regione Campania potrebbe ancora essere realizzato, con fondi che sarebbero presi dalla nuova programmazione di finanziamenti europei. La pietra sopra al biodigestore, dunque, non può ancora essere messa.
